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POLANYI: SOVRAPPRODUZIONE DEGLI STATI


Gli stati combattono le crisi di sovrapproduzione in 2 modi:
1) Attuando politiche coloniali e di «imperialismo economico»: per procurarsi materie prime a più basso costo e possibili mercati in regioni politicamente non protette (queste strategie, però, anche per il nazionalismo politico estremizzato che le accompagnava, finiranno per preparare quel clima economico–politico che sfocerà nel primo conflitto mondiale);
2) Attraverso la diffusione dei prestiti e del credito a livello internazionale, che effettivamente riuscirono ad evitare la crisi economica, specie negli anni successivi alla prima guerra mondiale. Ma il continuo ricorso al credito per alimentare le imprese e sostenere la bilancia dei pagamenti dei vari paesi portò alla Grande Crisi del ‘29, che per Polanyi segna il tramonto del sistema economico basato sui mercati autoregolati e porta al superamento del «capitalismo liberale».
Per lo studioso ungherese, fù il conflitto tra il funzionamento del mercato e le esigenze della vita sociale a generare le tensioni che portarono alla fine della società del capitalismo liberale.

Tratto da SOCIOLOGIA ECONOMICA di Antonio Amato
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