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Il governo De Gasperi - 1945 -



Il 10 dicembre 1945 nasce l'ultimo governo del Regno d'Italia con De Gasperi presidente, Nenni vice, Romita agli Interni (PSIUP) e Togliatti alla Giustizia. Le sinistre si accorsero ben presto dell'infelice scelta: De Gasperi, contrariamente ad accordi pregressi, pretese che la discussione sul passaggio da monarchia a repubblica fosse decisa da un referendum e non dall'Assemblea Costituente, e volle che la nuova Assemblea non avesse poteri legislativi ma limitasse le sue funzioni soprattutto alla stesura della nuova costituzione. Perché? Il referendum serviva ad intorbidare le acque, nascondendo le divisioni interne al partito, monarchico nell'elettorato e repubblicano nella dirigenza. Il limitato potere dell'Assemblea era voluto per paura della nascita di una convenzione sul modello rivoluzionario francese, con Nenni o Togliatti come presidenti; meglio le decisioni prese in Consiglio dei Ministri, dove egli regnava come un grande stratega.
Amministrativamente e statalmente la sinistra non fece nulla per mutare gli apparati di epoca fascista, lasciando mano libera a Bonomi. Nessuno degli apparati dello Stato fu messo in discussione:
- nessun tentativo di rinnovamento dell'amministrazione centrale a Roma, dilatatasi enormemente sotto Mussolini
- nessuno degli enti speciali semi – indipendenti creati dal fascismo per intervenire nel campo dell'assistenza sociale o dell'economia fu sottoposto a critiche serie
- nessuna modifica nel sistema di reclutamento e carriera dei giudici, nonostante alla Giustizia vi fosse Togliatti
- il personale statale di trascorso fascista fu epurato nei bassi livelli (tesserati obtorto collo) e fu salvato il grosso blocco della marmaglia peggiore, quella di alto livello, salvata spesso con assoluzioni dalle formule oltraggiose, basate spesso sulla indecente distinzione tra torture normali e sevizie particolarmente efferate. Sulla base di ciò le scariche elettriche ai testicoli erano normali intimidazioni se condotte con un voltaggio da telefono da campo anziché con quello della corrente ordinaria
- presto De Gasperi sostituì tutti i prefetti nominati dal CLNAI con funzionari di sua scelta, e Mario Scelba, ministro dell'Interno dal 1947, epurò rapidamente la polizia dal consistente numero di partigiani che vi erano entrati nel luglio del 1945.

Tratto da STORIA CONTEMPORANEA di Gherardo Fabretti
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