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Il marxismo – René Rémond

Il marxismo  – René Rémond


Un’aspra competizione si scatena ai congressi dell’Internazionale. La prima Internazionale, fondata a Londra nel 1864, ha un carattere molto composito e il piano ideologico resta abbastanza vago. Saranno le successive a rendere il marxismo maggioranza verso la fine del secolo. Alcune circostanze di politica estera hanno contribuito alla vittoria del marxismo in Francia fra cui la guerra del 1870. I socialismi anteriori al 1848, definiti utopistici dai marxisti, si fondavano su una visione ottimistica della società. La guerra civile e la Comune annienteranno queste speranze e saranno la prova che la lotta di classe è una legge della realtà sociale.

A partire dal 1870-1880, i progressi del marxismo si accelerano; nella maggior parte dei paesi esso diviene la filosofia riconosciuta nel movimento operaio. Poiché il marxismo suscita la formazione di partiti che tentano di conquistare l’opinione pubblica e il potere, vengono ormai a far parte del sistema delle forze politiche i partiti socialisti, i quali non credono più che sia possibile trasformare la società ignorando, isolando o aggirando il potere. Dopo il 1900 il movimento socialista costituisce una forza di primo piano: in Francia (nel 1914 primo partito dopo i radicali), in Germania (il partito socialdemocratico è il primo gruppo parlamentare), in Inghilterra (si costituisce un partito socialista per iniziativa dei sindacati, il partito laburista). Molto ridotto negli Stati Uniti, nel Canada, assente nel resto del mondo. Già prima del 1914, si è compiuta l’evoluzione che trasferisce il socialismo dal piano ideologico a quello delle forze organizzate.

Il socialismo, che in nessun luogo partecipa all’esercizio del potere, è dappertutto una forza di opposizione e appunto perché è all’opposizione si schiera a sinistra, in quanto essa si oppone in blocco alle istituzioni politiche, al regime economico, alla morale borghese, ecc. Dopo un primo stadio di neutralità, quindi, passerà all’appoggio delle istituzioni democratiche. Attraverso il libero gioco delle elezioni e della rappresentanza parlamentare, questi partiti sperano di arrivare al potere e di realizzare il loro programma.

Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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