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I convertiti nel tribunale romano



Musulmani convertiti/rinnegati, come Gabriele Tudesco. Il problema di chi si converte dall'islam al cattolicesimo e viceversa è quello di capire la sincerità della conversione. Noi sappiamo già molto sui rinnegati, molti che rinnegano sono calvinisti o protestanti, che però ne loro paese possono essere cristiani battezzati e quindi hanno cambiato fede. La differenza nell'inquisizione romana è che la politica dell'inquisizione è basata nella valorizzazione degli sponte comparentes, quindi i parroci, i vicini di casa che spingono una persona a presentarsi di fronte al Sant'Uffizio, il quale nel caso degli sponte comparentes, li giudica con grande benevolenza. Da non dimenticare l'istituzione tipica dell'inquisizione romana, assente in quella spagnola, delle case dei catecumeni: esse sono come collegi, dove sia ebrei che musulmani che vogliono convertirsi vengono ospitati per periodi di tempo non troppo lunghi di 4/5 mesi, vengono catechizzati e sovvenuti economicamente, re-introdotti nella società attraverso il lavoro, un'attività oppure un patronage che garantisca per loro, cioè essi vengono affidati a un parroco di una parrocchia o a un artigiano che lo metterà assieme agli altri lavoranti e vigilerà sull'osservanza della sua fede. Inoltre, vengono anche seguiti, ove possibile, per cercare (soprattutto donne) di farli sposare, perché soprattutto le donne sono prive di redini e di relazioni che garantiscano il loro onore, per questo vengono accompagnate verso il matrimonio.
Si ha dunque un Sant'Uffizio abbastanza misericordioso nei confronti dei musulmani e anche delle situazioni di assoluto lassismo: nella fortezza di Palmanova, una fortezza militare del Friuli, territorio della Repubblica di Venezia (blanda già di suo, perché voleva mantenere la sua indipendenza e quindi aveva un consiglio misto di tre inquisitori e tre nobili veneziani), repubblica che aveva già problemi di salvaguardia della propria giurisdizione nei confronti dello stato della Chiesa, c'è questa fortezza dove gli eserciti veneziani sono misti, perché pieni di soldati mercenari, con truppe turche, dal momento che il Friuli è di fronte l'area balcanica dove arrivava l'impero Ottomano. Questi soldati che si arruolano come mercenari vivono insieme ai soldati cristiani, nella stessa fortezza. In una situazione di promiscuità, molto frequentemente accade che questi soldati decidano di convertirsi al cattolicesimo, ma su questo tipo di conversioni il controllo è molto labile, dato che la cosa principale è la loro fedeltà alla repubblica e quindi la necessità di avere un esercito funzionante. I cripto-musulmani dunque qui fanno differenza rispetto ai rinnegati spagnoli.
La parola "rinnegato" è un termine dispregiativo del fatto che qualcuno ha violato la religione cattolica, per questo vengono chiamati così dal tribunale e noi li chiamiamo allo stesso modo perché assumiamo, assieme al termine, l'accezione e il valore che ha il termine in quel tipo di dizionario. È una parola testuale che definisce, per il Sant'Uffizio, quelli che hanno abiurato.
Comportamenti diversi per i cripto-islamici del tribunale spagnolo e per quello romano.
Un problema analogo si pone per le sante vive e i perfetti. È diverso il rapporto tra tribunale e autorità locali siano esse autorità laiche o ecclesiastiche, ma per il resto i reati sono spesso gli stessi. Anche in questo caso, il problema delle sante vive o dei perfetti lo si ritrova anche in questo tipo di tribunale.

Tratto da STORIA DELL’INQUISIZIONE ROMANA di Federica Palmigiano
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