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Antropologia, naturalismo e magia nel Rinascimento




Gli storici della filosofia (Dilthey e Cassirer) hanno indicato quali temi principali della filosofia tra 400 e 500 quello antropologico e quello naturalistico. È certo che in questo periodo si sviluppò una nuova filosofia della natura che nulla ha a che fare con le concezioni medievali; per conseguenza si sa che i maggiori filosofi della natura non hanno mai potuto trascurare le problematiche antropologiche politiche ed etiche; anzi il Rinascimento le sviluppa con maggior vigore. Ma è certamente importante non trascurare il fatto che questi temi furono attraversati da una enorme sensibilità religiosa, che certamente si distacca da quella medievale, ma non smette di essere il centro di gravità verso cui le diverse tematiche confluiscono. La teologia è adesso più attenta a rivalutare l’uomo e ciò che lo circonda. La magia in qualche modo rappresenta un surrogato di dimensione filosofica, religiosa e scientifica, tutte confuse insieme.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA di Carlo Cilia
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