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I regni ellenistici

I regni ellenistici

Secondo la tradizione, Alessandro già piegato sul letto di morte, avrebbe ceduto l’anello reale al generale Perdicca, suo primo ministro, affidandogli la reggenza dell’Impero fino a che suo figlio, che si trovava ancora nel ventre di sua moglie, l’imperatrice Roxane, non fosse nato e cresciuto. Ma ciò non impedì che appena l’imperatore fosse sepolto, cominciasse quasi un ventennio di guerra fra i suoi maggiori generali, dal 323 al 300 circa, per impossessarsi della sua eredità. 

Alla fine di questo ventennio la situazione venne a stabilizzarsi attorno a tre grandi regni che si divisero le spoglie dell’Impero; essi svilupparono ognuno una sua storia particolare, dipendente dalle particolarità del luogo; condividendo però tutti il medesimo destino: cioè essere alla fine conquistati da Roma. Essi furono:
- il regno di Macedonia, comprendete la Macedonia e l’egemonia sulla Grecia (di cui si dirà specificatamente nelle pagine successive).
- il regno di Siria, sotto i discendenti del generale Seleuco (dinastia Seleucide) e comprendete Fenicia, Siria, Mesopotamia, altopiano iraniano e Battriana. Sarà il regno più grande e comprendente le parti più ricche e sviluppate dell’impero, ma anche quelle più difficili da gestire, sia per la vastità dei territori sia per la presenza ai confini settentrionali di pericolose popolazioni barbare.
- il regno d’Egitto, sotto la dinastia fondata dai Tolomei e comprendente Egitto, Cirenaica, Sinai e Palestina (fu il più longevo dei regni ellenistici, venendo a cessare di esistere solo nel 30 a.C.). Fu fondato dal generale Tolomeo nel 306 ed ebbe come capitale Alessandria. Tolomeo seppe presentarsi alla popolazione come l’ultimo faraone e da quel momento i suoi successori, pur essendo greci e favorendo la lingua e la cultura greca, assunsero gli usi dei faraoni e si costituirono in una dinastia. Grazie al loro impulso Alessandria divenne la città culturalmente più viva del Mediterraneo ed il centro indiscusso dell’ellenismo.

Pergamo e Battriana

Attorno alla meta del III secolo, il quadro venne però a complicarsi con la formazione in Asia minore, attorno alla città di Pergamo su iniziativa di re Attalo, del Regno di Pergamo, che diventerà un importante centro culturale dell’ellenismo e un alleato di Roma. Mentre nell’estremo Est, il governatore greco Diadoto, guidava una secessione che condusse alla formazione del Regno di Battriana, grossomodo corrispondente all’odierno Afghanistan. Questo regno, che costituirà l’ultimo avamposto della grecità in Oriente, si evolverà in maniera del tutto particolare, sviluppando una commistione di elementi greci e indiani, come dimostra il ritrovamento di testi in lingua greca che trattano di elementi filosofici buddisti. 

Tratto da STORIA DELLA GRECIA ANTICA di Lorenzo Possamai
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