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Definizione di intensità del suono e ampiezza dell'onda



Dall’ampiezza dipende l’intensità del suono, vale a dire il rapporto tra la potenza trasportata dall’onda e la superficie su cui essa incide. L’unità di misura di questa grandezza nel Sistema internazionale è il watt/m2. Più comunemente, in acustica si suole esprimere l’intensità dei suoni in termini di una grandezza fisica ad essa collegata: il livello di intensità, L, definito come
L = 10 Log (I/I0),
dove il simbolo Log rappresenta il logaritmo in base 10, I l’intensità sonora e I0 un’intensità sonora di riferimento, che in genere coincide con quella del suono più basso percepibile dall’orecchio umano. L’unità di misura del livello di intensità sonora è il decibel (dB).
Una stessa nota, ad esempio il la nella scala diatonica del do maggiore, suonata con la stessa intensità da un pianoforte, un violino e un diapason, produce una sensazione uditiva diversa perché, pur avendo frequenza identica, ha nei tre casi un timbro diverso. Mentre il la emesso dal diapason ha, con buona approssimazione, frequenza pari esattamente a 440 Hz, quello prodotto dal violino o dal pianoforte ha come componente di frequenza dominante quella fondamentale (di 440 Hz), ma contiene suoni di frequenze multiple: 880, 1320, 1760 Hz. L'intensità relativa di queste altre componenti, dette armoniche, determina il timbro della nota.

AMPIEZZA DELL’ONDA
L'ampiezza di un'onda sonora rappresenta il massimo spostamento, rispetto alla posizione di equilibrio, che le molecole del mezzo di propagazione compiono al passaggio dell’onda; al crescere dell'ampiezza, aumenta la forza con la quale viene colpito il timpano dell'orecchio e quindi l'intensità con cui il suono è percepito.

Tratto da STORIA DELLA MUSICA di Gherardo Fabretti
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