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Dominio e stato secondo Vico


La rivolta delle genti minori è risolta con una prima concessione da parte delle genti maggiori: il cosiddetto dominio bonitario dei campi che è consentito alle genti minori sulla base di una concessione del gruppo gentilizio: è questa la prima legge agraria che regola i rapporto tra aristocrazia e plebe.
L’emanazione della legge delle XII tavole è la seconda importante vittoria della plebe conto l’aristocrazia. Il motivo ispiratore della famosa legge fu di garantita alla plebe il dominio quiritario, proprio dei nobili, la proprietà piene. Ma la proprietà delle genti minori, alla morte del proprietario ritornavano all’originario concedente aristocratico in quanto la plebe non aveva diritto di disporre per testamento il patrimonio. A tal fine la plebe pretese e ottenne il diritto di contrarre a nozze solenni, partecipando agli auspici dei nobili e conquistando la piena cittadinanza. Ottenuta la ragion privata degli auspici, cioè quanto attiene al dominio, alla libertà , alla tutela, i plebei conseguirono la ragion pubblica cioè furono ammessi al consolato, ai sacerdozi e al pontificato.
Venne poi concesso la parificazione della plebe alla nobiltà.
Il dominio, la tutela e la libertà sono le fasi del processo storico di formazione e svilupo delle società politiche. Il dominio è caratteristico delle monarchie familiari, la tutela è la ragion politica delle aristocrazie, la libertà è il risultato di un processo storico in cui la ragione eroica delle classi dominanti si venne umanizzando sotto pressione delle richieste delle genti minori.
Punto più alto cui perviene lo stato si realizza quando si perviene ad una reale compartecipazione tra politica, leggi e ragione quale si esplica nella filosofia e nelle discipline scientifiche. Lo stato può essere concepito come un uomo in grande in quanto non è altro che l’originaria autorità naturale dell’uomo.
Lo stato deve essere concepito come un entità che consiste nel diritto. La prima legge universale è l’uomo, la seconda è quella del pater famiglia, che precedono lo stato e in esso si integrano.
Lo stato di Vico è o stato-sovranità di Bodin: è l’autorità verso cui convergono tutte le altre autorità che sussistono nell’ordine civile.

Tratto da STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE di Filippo Amelotti
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