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Meriti di Dumezil



Ha eleborato una critica all'evoluzionismo, soprattutto la teoria numen-mana, che voleva ricostruire l'essenza della religione romana su base primitivistica.  Tale cosa consente a Dumezil di ridefinire molti concetti arcaici specificamente romani nella loro consistenza simbolico-giuridica. Dumezil ha saputo poi cogliere l'originalità del più antico politeismo romano, anche grazie al concetto di struttura come strumento interpretativo. la triade arcaica che descrive non è solo la prova dell'esistenza di un quadro ideologico tripartito, è anche la struttura di base dell'arcaico politeismo romano, ed il nucleo attorno al quale si articolano altre divinità. Comunque le divinità paredre, che Dumezil studiò, attestano che già in età arcaica i principali dei romani si articolavano in base a valenze complesse che nel culto rivelano la loro personalità matura sin dall'origine. Praticamente se tali dei han dall'inizio una personalità matura ciò prova il retaggio indoeuropeo. Però Dumezil trascurò l'impronta greca. Altheim ebbe invece il limite di voler attribuire quasi tutta la formazione del pantheon romano alla koinè e alla Grecia, impoverendo così di contenuti originali i primordi di Roma.  Poi Dumezil non parlò della demitizzazione come scelta culturale: la mitologia più antica non è rifiutata ma perduta. Tuttavia la stessa elaborazione annalistica romana si può considerare come un omologo sostitutivo delle teogonie e cosmogonie di altri popoli indoeuropei. I romani hanno avuto uno spirito storicizzante, arricchendo il proprio passato inserendovi quello che per altri popoli si presenta come racconto favoloso. Una conseguenza di ciò sarebbe la svalutazione della credibilità storica della vulgata....comunque Dumezil fornisce un altro apporto alla comprensione dei meccanismi di demitizzazione: quando i poeti dell'eta augustea vogliono tratteggiare una mitologia delle origini, ricorrono alla mitologia perduta primordiale. In mancanza di ciò soprattutto Virgilio attinge al deposito storico-antiquario e ritualistico di nomi e fatti legati ai sacerdoti. In un certo senso dunque sono, all'inizio dell' età imperiale, il rito e la storia che fondano (forniscono il materiale) per scriver il mito delle origini. Praticamente si scrive il mito con elementi della storia e del rito. Al di là dei limiti poi Dumezil ha dilatato la base comparatistica oltre il raffronto Grecia-Roma privilegiando india-Roma e in base a ciò studiando meglio molti concetti e istituti arcaici. In conclusione: Roma è e resta nella sua fase arcaica un città latina. la presenza etrusca è limitata. Noi abbiam studiato Dumezil col metodo d Brelich: ponendoci all'interno della costruzione dell'autore limitandoci a scrutare il meccanismo su cui si regge.

Tratto da STORIA DELLE RELIGIONI di Dario Gemini
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