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Il metodo educativo di Pestalozzi

Pestalozzi riprende da Kant e Rousseau l’idea che la conoscenza è frutto del soggetto che viene mediata attraverso l’esperienza. È importante l’osservazione dei ragazzi.
Pestalozzi scrive un diario sull’educazione di suo figlio dove raccoglie osservazioni sul suo sviluppo morale ed intellettuale : esigenza di cogliere le leggi dell’apprendimento.

La didattica è l’arte di agevolare  il processo di apprendimento . Pestalozzi trasferisce la questione educativa all’intero della società a differenza di Rousseau.
Antinomia presente nella natura umana tra il bene (altruismo) e il male (egoismo) così come nella società. La natura è ambivalente e problematica, la realtà sociale è il riflesso di tale dualismo.
L’uomo è dunque possibilità = è inserito nella vita sociale e necessita di un sostegno esterno per realizzare le sue potenzialità positive, l’uomo deve innalzarsi dallo stato di natura allo stato morale.
Didattica => gradualità che va dal semplice al complesso, dal concreto all’astratto.
Influenza di Kant =>  la conoscenza è attività del soggetto mediata dall’esperienza.
Il suo metodo è trasversale alle 3 aree: morale, cognitiva e pratica che sono armonizzate tra di loro
Morale -> cuore,  è l’educazione affettiva , importanza di formare abitudini al vivere sociale, non dopo i 15 anni come Rousseau.  Priorità del sentimento in quanto il bambino prima di agire ama. Amore quale vincolo di fraterna collaborazione tra gli uomini e come legame con  Dio. Amore che si realizza nella concretezza dei rapporti famigliari e comunitari.
Cognitiva -> mente, non può essere separata dall’amore. Numero (aritmetica, calcolo); forma (scrittura, geometria, disegno); linguaggio (lingua, musica).
Pratica -> mano, è importante il lavoro agricolo e artigianale in quanto finalizzato ad uno scopo. Se il bambino fin da piccolo inizia ad esercitare la mano secondo uno scopo quella mano difficilmente la usa per vendicare.
Egli critica la rivoluzione industriale perché incatena l’infanzia alle macchine , aliena il bambino -> concezione antiutilitaristica -> l’educazione deve formare l’uomo integrale e non l’uomo strumento, frazionato. Ci sono due filoni di pensiero:
La pedagogia in Germania con l’idea dell’uomo che deve essere integrale.
Pedagogia in Inghilterra che è utilitaristica.
Dà importanza all’amore materno = amore pensoso,la donna è educatrice.
“Leonardo e Gertrude” → romanzo storico, la vera rigenerazione spirituale  è frutto dell’educazione. La storia è ambientata in un immaginario villaggio tedesco del 600 : Bonnel.  
Polo positivo = la famiglia di Gertrude  è incentrata sulla figura della madre e Leonardo  rappresenta la debolezza umana (frequenta l’osteria) . Gertrude  denuncia la corruzione morale del villaggio al feudatario Arnel  ed ottiene così la giustizia. Gertrude diventa l’educatrice del marito.
Polo negativo = osteria del podestà Hummel, è il capo del feudo esercita il potere politico a suo vantaggio e si arricchisce tramite l’osteria.

Tratto da STORIA DELLE TEORIE DELL'INFANZIA di Selma Aslaoui
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