Skip to content

La politica estera russa di Alessandro III e Nicola II


La Russia si era venuta a trovare in uno stato di isolamento in seguito alla scissione della Lega dei Tre Imperatori e delle tensioni con la Gran Bretagna, nate dall’espansione russa verso est; tutto spingeva a un’alleanza con la Francia, un’alleanza che venne consolidata in più fasi, fino ad arrivare alla convenzione militare del 1893: se la Francia fosse stata aggredita dalla Germania o dall’Italia, la Russia sarebbe intervenuta in sua difesa e viceversa. Nicola II approvò questa politica estera del padre e riuscì a imporsi sulla scena internazionale nel 1899, quando convocò la 1° conferenza di pace dell’Aia, che portò all’approvazione di alcune “leggi di guerra”e istituì la Corte internazionale di giustizia dell’Aia, uno strumento di arbitrato permanente. Tuttavia Nicola II favorì anche una politica aggressiva, come dimostra la guerra russo-giapponese del 1904-1905, sviluppatesi in seguito alle mire imperialistiche dei 2 Paesi in Manciuria e Corea. Il conflitto si concluse con un accordo di pace che costringeva la Russia a riconoscere la supremazia giapponese sulla Corea e che riconsegnava la Manciuria alla Cina.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.