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Dualismo nord-sud. Stati Sardi e Lombardoveneto

Il dualismo tra nord e sud rimarrà fino ad oggi.

Stati Sardi: Il Regno di Sardegna era composto da Piemonte, Liguria e Sardegna. L'isola era la parte più arretrata del territorio. In Sardegna la feudalità (non quella medioevale) venne abolita solo nel 1830. Prevale il grande latifondo con pochi aristocratici che controllavano il territorio.
Però la Sardegna era l'unica o una delle poche aree con risorse minerarie che saranno sfruttate a fine 1800 (carbone, lignite). Poche ma c'erano rispetto alle altre aree d'Italia. Tutte queste risorse sono sfruttate generalmente da compagnie straniere belghe, francesi, inglese e tedesche. Gli unici italiani saranno i genovesi.
Piemonte e Liguria avevano nobili intraprendenti e vivaci che investivano nelle proprie tenute e realizzavano anche strade e canali. La borghesia era forte e capace, derivavano da antiche famiglie del medioevo e metterà a frutto le sue capacità sopratutto nel settore bancario già nel 1600, in piena crisi. Le banche liguri trattano in tutta Europa.
Dal 1830 al 1860 la Sardegna si caratterizza per una politica pubblica molto attenta all'economia, a differenza degli altri regni italiani.
Camillo Benso di Cavour fu anche ministro dell'agricoltura prima del 1861 e fece piani per lo sviluppo economico del proprio paese. Era un proprietario terriero e favorì le prime linee ferroviarie e di canali, la costituzione di un sistema bancario nazionale degli Stati Sardi (la Banca d'Italia poi).
Il Regno di Sardegna è la locomotiva dell'economia italiana.

 Lombardoveneto: era un connubio tra proprietari terrieri, imprenditori privati e Stato. L'amministrazione pubblica favorì lo sviluppo economico con le sue politiche.
Lo Stato qui è l'impero asburgico (austriaci) ben consapevole delle capacità produttive di queste regioni in agricoltura. Favorisce quindi lo sviluppo economico con la costruzione di canali, strade, collegamenti.
Uno dei centri più importanti dell'illuminismo è l'Austria.
Molte delle innovazioni dell'illuminismo trovano applicazione nell'impero asburgico per esempio il catasto (dei proprietari terrieri ai fini fiscali), uno dei primi fu quello austriaco poi applicato in Lombardia e Veneto. Era importante per conoscere la realtà agraria di un territorio e le sue modalità di coltura, è un censimento del territorio anche per fare programmi di sviluppo mirati.
Oltre al catasto innovazioni nell'irrigazione furono molto importanti per il foraggio e la seta.
La produzione manifatturiera è molto diversificata: non c'era solo il settore tessile ma anche fonderie, ferriere spesso di stranieri (svizzeri, austriaci).
Nel bresciano si produce armi, a Lecco le ferriere, a Sesto S.Giovanni le ferriere sono di un tedesco, Falck.
Si segnala la diffusione dell'istruzione tra il 1700 ed il 1800 che aumenta la capacità di sostenere lo sviluppo economico.

Tratto da STORIA ECONOMICA CONTEMPORANEA di Barbara Pavoni
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