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Crescita degli spazi, servizi pubblici e leggi di Crispi in Italia di fine 1800


La crescita pone un altro problema politico/amministrativo: pianificare la crescita degli spazi che fino ad ora era avvenuto senza criteri.
I primi piani regolatori sono alla fine del 1800 (1886).
Si identifica l'area per lo sviluppo, l'area per le case.. Si realizzano i primi servizi pubblici come il rifornimento idrico, gli acquedotti, il completamento della rete fognaria, il gas, l'energia elettrica, i trasporti urbani.
E' necessaria un'improvvisa organizzazione. La raccolta della spazzatura. Biblioteche, musei, ospedali. Conseguenze sono la nascita delle società municipalizzate, controllate dalle amm.ni comunali. Le società producono i servizi e approntano infrastrutture. Rapida diffusione.
Rapida trasformazione della sanità pubblica grazie ad una forte legislazione. Prima dell'unità si occupavano dell'assistenza i conventi, i religiosi. Ora è indispensabile un moderno apparato socio- assistenziale anche come strumento per le condizioni di vita degli operai. E' necessario che lo Stato si impegni in un welfare state che corregga le difficoltà create dallo sviluppo industriale. Ospizi e ospedali gestiti prima dai religiosi non sono più adeguati. Il processo avanza lentamente fino al fascismo ma i due passaggi più importanti sono:
Legge sanitaria (Crispi 1888). E' l'inizio dello stato sociale. Obbliga la presenza in ogni città di un ufficiale sanitario (nuova figura) che agisce accanto ai medici condotti (figure già ampliate in precedenza). L'ufficiale sanitario poteva ispezionare i quartieri poveri e dichiarare l'inabitabilità di abitazioni ed anche l'abbattimento. Anche ispezioni sulle condizioni di lavoro delle fabbriche. Viene potenziata la figura della levatrice.
Legge sulle opere pie (Crispi 1890). Trasforma gli ospedali da luoghi di assistenza (ricovero) a luoghi di cura con ricerche ed esperimenti. Si possono combattere le malattie sociali come la Tbc, colera, tifo, malaria, pellagra (che si debella). Dopo la 2° guerra mondiale queste malattie saranno scomparse.
[La pellagra è la carenza di vitamina PP che è assente nel mais e dà ulcere della pelle, tessuti cerebrali negli stadi finali. Si combatte istituendo le “cucine economiche” cioè distribuzione di pasti gratuiti].

Tutte queste modifiche fanno innalzare la vita media italiana, riducendo la mortalità infantile. La vita media passa da 30 anni nel 1900 ai 47 anni nel 1920. La mortalità globale scende dal 31 per mille al 18 per mille.
Contribuì anche una legislazione sociale che riguardava i rapporti di lavoro: nel 1883 si istituì una cassa di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro anche se era volontaria (fu un insuccesso a causa dei bassi salari), poi c'era un'alta mobilità e precariato.
1886: si disciplina il lavoro dei fanciulli, si porta l'età a 9 anni (nelle industrie tessili), e 15 anni per i lavori insalubri o pericolosi.
1898: si rende obbligatoria l'assic. infortuni per alcune categorie come operai di fabbriche di grandi dimensioni. Inoltre ci sono le prime forme previdenziali volontarie di vecchiaia.
1902: l'età minima viene portata a 12 anni.
1910: si rende obbligatoria la cassa maternità, mentre prima accadeva che le donne partorissero nelle fabbriche.
1912: Inail
Notevoli passi in avanti fino alla fine della 1° guerra. L'apparato era in completamento ma il vero stato sociale si avrà solo con il fascismo.

Tratto da STORIA ECONOMICA CONTEMPORANEA di Barbara Pavoni
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