Filippo V e Antioco III contro Roma

Intanto Filippo V rinnova la flotta e stringe un patto cn Antioco III, che prevedeva la spartizione dei possessi lagidi. Nel 200 antioco esce vittorioso dalla 5a guerra siriaca e anche Filippo opera con successo in Asia minore. Ma i suoi movimenti impensieriscono Rodi e Bisanzio, che si alleano chiamando anche Attalo I, che aveva paura che antioco III volesse riunificare l'impero dei suoi antenati. Rodi+attalo ottengono dei successi contro Filippo, ma nel 201 vanno a chiedere aiuto a Roma. Perchè Roma accetta? Era già permeata di spirito imperialistico. L'azione della guerra fu comunque preceduta da missioni diplomatiche. Primi 2 anni 200-199 senza risultati, ma quando al comando dei romani è Tquinzio Flaminino, il console riesce a far rompere l'alleanza lega achea – macedonia. La guerra si decide nel 197 in tessaglia, quando i macedoni affrontano i romani a Cinoscefale, e la falange macedone viene sopraffatta. Condizioni di pace dure per Filippo V: evacuare i possedimenti Greci in Europa e Asia, restituire prigionieri e vascelli, risarcire Rodi e attalo, pagare un' indennità di guerra. Ma resta la monarchia. La propaganda di Roma intanto usa il tema della libertà dei Greci, che però era pur sempre un dono dall'alto. Gli accordi di pace estendevano il principio della liberta anche alle poleis d'Asia minore. Ad antioco III che voleva ricostruire il regno dei suoi avi questa cosa non piacque. Avanza così vincendo nella regione degli stretti, incontra poi la resistenza di Smirne e Lampsaco che chiedono l'aiuto di Roma. Antioco era in pace con Tolomepo V e aveva anche accolto Annibale. Ma cosa porta Roma e antioco alla guerra? Tensioni greche. Gli etoli intanto avevano rotto con Roma e chiesto l'intervento di antioco. Che lo accoglie e sbarca in Grecia nel 192 con 10000 uomini e 6 elefanti. Lo scontro con Roma+Filippo V+Achei avviene nel 191 alle termopili, dove le truppe di antioco sono maciullate.