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Il triennio rivoluzionario in Italia - 1796-1797


A seguito delle conquiste napoleoniche,in Italia si formarono nuove realtà politiche:il 27 dicembre fu fondata la Repubblica Cispadana(Bologna,Ferrara ,Modena e Reggio) a cui fu aggregata la Repubblica Cisalpina con i territori milanesi e veneti sottratti agli Asburgo;nel maggio del 1797 fu aggiunta anche la Repubblica di Genova,ribattezzata Repubblica Ligure.
Venezia,libera dal domino austriaco,si liberò anche de patriziato che per secoli si era succeduto alla guida della città,cacciando l'ultimo doge nel maggio 1797,ma senza tener conto dei desideri delle popolazioni,Napoleone firmò con l'Austria il trattato di Campoformio,nel quale cedeva Venezia all'Austria in cambio del Riconoscimento della Repubblica Cisalpina.Questo amareggiò molto quegli italiani che vedevano in Napoleone il mezzo per la liberazione dell'Italia dallo straniero invasore.
Il generale dopo aver insediato consigli legislativi della Repubblica Cisalpina,abbandonò l'Italia,ma l'anno dopo si ripresentò nella penisola e a causa di un incidente diplomatico,invase lo Stato pontificio,proclamando la Repubblica Romana;conquisto anche la Svizzera(nominata poi Repubblica Elvetica),annettè il Piemonte e con l'occupazione militare della Toscana tutta la penisola si ritrovò sotto il dominio napoleonico (a parte il Veneto,Ducati di Parma,Piacenza e il regno di Napoli in mano ai Borbone).
A Milano,Genova.Roma,Lucca e Napoli,furono promulgate Costituzioni in linea francese del 1795 e il potere esecutivo fu affidato ad un collegio simile al Direttorio.
Dovunque furono aboliti i titoli nobiliari e i privilegi feudali,incamerati i beni ecclesiastici e proclamata l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,anche se in Italia,più che in Francia le vecchie tradizioni erano le più dure a morire(infatti le masse rurali si sollevarono non contro i proprietari terrieri,ma contro i francesi e gli odiati giacobini).
Nella primavera del 1799 un esercito austro-russo occupò Milano e ciò fece scoppiare rivolte in Piemonte,Marche,Lazio,Umbria e Toscana.
Delle Repubbliche "Giacobine" la prima a cadere fu quella Napoletana;un'armata "cristiana e reale comandata dal cardinale Fabrizio Ruffo e composta di contadini e briganti mosse dalla Calabria verso Napoli abbandonata dai francesi;il Ruffo entrò nel capoluogo campano ma il contrammiraglio Horatio Nelson impedì la riaprtenza di questo esercito consegnadolo a Ferdinando IV di Borbone.

Tratto da STORIA MODERNA - 1492-1948 di Selma Aslaoui
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