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Il vantaggio competitivo ed il vantaggio comparato


Le imprese, per ottenere un vantaggio competitivo, devono disporre di risorse, competenze ed esse devono corrispondere con i fattori critici di successo del settore. Nei settori internazionali, deve esservi la stessa cosa ma, in più, il vantaggio competitivo dipenderà anche dalle condizioni dell'ambiente nazionale, in particolare dalla disponibilità di risorse nei paesi in cui operano.

Parliamo di “teoria del vantaggio comparato” quando facciamo riferimento all'effetto della disponibilità di risorse a livello nazionale nella competitività dell'impresa a livello internazionale. Questa teoria dice che un paese gode di un vantaggio competitivo nella produzione di un determinato bene il quale viene prodotto con delle risorse che, in quel paese, sono presenti in maniera abbondante. Esempio. In alcuni paesi africani c'è una disponibilità elevata di manodopera non specializzata; in USA, invece, abbiamo un'abbondanza di tecnologia.

Il “vantaggio comparato” si riferisce all'efficienza relativa nella produzione di beni diversi; se i tassi di cambio rimangono “fissi”, il vantaggio comparato può essere “tradotto” in vantaggio competitivo. In questo contesto sono di notevole importanza, secondo le ricerche empiriche, le risorse sviluppate internamente, come la tecnologia o il capitale umano. Nei settori dove sono presenti grandi economie di scala, l'esistenza di un mercato domestico di grandi dimensioni è una fonte aggiuntiva di vantaggio comparato.

Tratto da STRATEGIA D'IMPRESA di Adriana Capodicasa
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