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Progresso tecnico ed evoluzione economica


Il progresso tecnico è, dal punto di vista economico, l’acquisizione di conoscenze che consentono di impiegare nuovi processi produttivi e ottenere nuovi beni (sia di consumo che mezzi di produzione), ed è il risultato di invenzioni e innovazioni; varia da Paese a Paese (nel passaggio da uno ad un altro); il tasso di sviluppo è maggiore, storicamente, prima in UK, poi Germania, poi Usa, ora Giappone; i settori sono stati il carbone, l’acciaio, le ferrovie, poi l’elettrotecnica, poi i polimeri con le materie plastiche, le gomme sintetiche e le fibre sintetiche, poi l’elettronica e le comunicazioni; i settori trainanti in un periodo possono trovarsi indietro nel periodo successivo.
Schumpeter: l’invenzione, scoperta di una tecnologia potenzialmente utile, era un’esternalità (variabile esogena) che gli industriali assorbivano dall’esterno (fuori dal proprio sistema di lavoro) e facevano propria sfruttandola.
Schmookler: l’invenzione è endogena, con i periodi di sviluppo tecnologico che stimolavano invenzioni e produzione di nuovo sviluppo tecnologico.

Tratto da TECNOLOGIA, PRODUZIONE E INNOVAZIONE di Moreno Marcucci
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