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Democrazia deliberativa. Autoselezione del campione e integrazione


Tutti questi strumenti insieme cercano di avviare processi di democrazia deliberativa, riscattando i cittadini dal silenzio al quale sembrano condannati, per rifondare una cittadinanza attiva e per avviare processi che abbiano una continuità. A una società lontana dai luoghi canonici della rappresentanza viene offerta la possibilità di tornare a partecipare a scelte comuni: lo sforzo è quello di collocare in una dimensione collettiva le opportunità offerte ai singoli dalle nuove tecnologie.
Accanto al problema del silenzio dei cittadini si pone, con intensità crescente, quello della loro apatia, testimoniato dalla declinante partecipazione alle occasioni elettorali; questo silenzio è rotto da gruppi che, sempre più frequentemente, utilizzano le nuove tecnologie per diverse consultazioni (si pensi alle occasioni di televoto televisive). Si manifesta una tendenza all’autoselezione del campione, che può distorcere il significato dell’intervento dei cittadini, condizionato da gruppi non rappresentativi; cade l’universalità, e hanno voce solo quelli che possono sfruttare le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Se la dilatazione dell’offerta tecnologica, allora, dovrebbe implicare un ampliamento dell’offerta politica, il problema diventa quello di passare dalla rappresentazione della società a forme di governo in grado di esprimerla; la politica mira allora a una grande educazione civica, alla creazione di una rinnovata democrazia dell’impegno pubblico, che implica parità di accesso alla strumentazione necessaria, sia dal punto di vista fisico che dell’apprendimento delle modalità d’uso. Alcune decisioni di importanza generale non dovrebbero essere prese senza una preventiva discussione pubblica, sia pure priva di valore vincolante per il decisore finale (che però non può nemmeno rimanere indifferente nei confronti delle indicazioni dei cittadini).
Ogni decisione deve essere presa con la disponibilità di informazioni necessaria, e deve avvenire in condizioni di parità con i soggetti titolari del potere decisionale; è importante allora arricchire il momento di preparazione della decisione, riferendo a questo, e non al momento conclusivo, un ampliamento della democrazia.
La rete permette non solo una migliore utilizzazione delle risorse disponibili, ma anche una loro continua integrazione; si passa dalle procedure di decisione a piramide a quelle di decisione in rete, poiché quest’ultima consente interazione tra realtà diverse.

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