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Town meeting e focus group. Democrazia del dialogo


Questo avviene soprattutto con l’apertura di spazi appositi ai quali i cittadini possono far pervenire i propri pareri, suggerimenti ecc; e, a differenza del passato, grazie ai nuovi mezzi, si fa più difficile per i governanti poter ignorare le posizioni del pubblico.
L’iniziativa legislativa popolare diretta, che consente di chiamare l’elettorato a votare su proposte di legge avanzate dai cittadini, si presenta come uno strumento di contrapposizione dei cittadini al parlamento; una diversa sequenza può vedere l’iniziativa legislativa popolare, l’esame della proposta da parte del parlamento, il referendum nel caso la proposta sia stata respinta o profondamente modificata. Se il parlamento approva la proposta dei cittadini, si può non passare per il referendum, e in alcuni casi il testo modificato dal parlamento è sottoposto al referendum in alternativa a quello di iniziativa popolare. Per dare continuità al ruolo dei cittadini si può introdurre un rappresentante dei promotori dell’iniziativa popolare nel corso del procedimento legislativo.
Agli schemi semplificati del passato si vanno a sostituire procedure che vedono la partecipazione e la collaborazione di un numero più allargato di soggetti. Si rivaluta lo strumento dei town meetings, sottolineando l’importanza non solo del momento deliberativo, ma anche di quello precedente la decisione. Il punto di partenza è rappresentato dall’utilizzazione della tecnica del campione, che deve essere altamente rappresentativo; le persone facenti parte del campione vengono coinvolte in attività di documentazione e discussione, che sono funzionali al momento successivo della decisione; la riunione può avvenire in un luogo non pubblico, o in uno studio televisivo, e anche la durata della riunione può variare. Con la TV il town meeting può essere esteso a tutti gli abitanti, che possono inserirsi nella discussione con diversi mezzi. Nelle varie sperimentazioni si è notato come vi siano stati mutamenti di opinione dei partecipanti al gruppo come conseguenza della discussione comune; il passaggio dalla logica del sondaggio, che isola gli individui, a quella della discussione preliminare riproduce le condizioni di una democrazia del dialogo.
Se si considerano le dimensioni di una consensus conference o di un town meeting, si può notare come, quando questi hanno una portata nazionale, ricevono un’attenzione e un eco maggiori; ma quando le questioni sono di carattere locale, esercitano un’influenza più forte. Un altro strumento è quello dei focus group, che vengono utilizzati per saggiare le reazioni collettive rispetto a determinati fatti; danno informazioni di tipo qualitativo, che possono orientare l’impostazione di successivi sondaggi, consentono di individuare problemi e di studiarne preventivamente le soluzioni.

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