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Le coordinate familiari

Le coordinate familiari    


La comprensione dell’individuo e dei suoi processi di sviluppo sembra quindi favorita dalla costruzione di uno schema di osservazione che permette di “vedere” i comportamenti attuali di una persona come metafore relazionali, ovvero come segnali indiretti di bisogni e coinvolgimenti emotivi del passato che trovano lo spazio e il tempo  di manifestarsi concretamente nelle relazioni presenti.    
Cosi un’informazione su come si esprime oggi il rapporto tra un padre e un figlio contiene un aspetto implicito e complementare che ci informa anche su come un genitore percepisce oggi il rapporto passato tra sé e il proprio padre.    
La complessità aumenta se il tutto si connette pure a quelle immagini più astratte e ideali del “fare il padre e il figlio”. Il nostro orizzonte relazionale si distende e si amplia se inseriamo lo spazio di coppia in un territorio più vasto in cui le relazioni coniugali diventano il punto d’incontro e di sintesi tra due storie familiari diverse. Possiamo così osservare se e come una persona ricerchi e stimoli nel partner parti genuine, così da stabilire una relazione mutuale, oppure quanto il livello orizzontale sia gravato da funzioni di compensazione genitoriali e/o filiali che non si sono sviluppate armonicamente sul piano longitudinale.   

Tratto da TEMPO E MITO IN PSICOTERAPIA FAMILIARE di Antonino Cascione
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