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Il ruolo del lettore nella teoria letteraria


Il destino toccato al lettore nella teoria letteraria è esemplare. Ignorato a lungo dalla filologia, come dal New Criticism, dal formalismo, dallo strutturalismo; tenuto a distanza in quanto fattore di disturbo in nome dell'illusione affettiva, il lettore, rientrando sulla scena letteraria accanto all'autore e al testo (o tra, contro l'autore e il testo) ne ha interrotto il faccia a faccia, annullando l'alternativa, sterile, tra l'uno e l'altro.
La promozione del lettore ha però aperto una questione insolubile nel quadro della logica binaria degli studiosi: quella della sua libertà vigilata, della sua autorità relativa di fronte ai rivali. Promuovere ad un ruolo di priorità il lettore pone tanti problemi quanti ne creavano in precedenza il testo o l'autore. La teoria letteraria pare che non sia in grado di mantenere un equilibrio tra gli elementi della letteratura.


Tratto da TEORIA DELLA LETTERATURA di Gherardo Fabretti
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