Skip to content

Acanto

Acanto 

Brasida tiene un discorso ad Acanto, nel quale delinea molto chiaramente quale sarà la sua strategia nella sua campagna in Tracia. 
Per convincere Acanto a defezionare, Brasida si presenta, innanzitutto come un liberatore: la mia venuta significa libertà per la Grecia… non siamo qui per imporvi la nostra lega, con la violenza o l’inganno: piuttosto ad unire le nostre con le vostre armi contro la schiavitù ateniese (cap.86). 
Né tanto meno gli Spartani sono ad Acanto per interferire nelle sue vicende interne: non sono qui venuto a sostenere torbidi faziosi (cap.86) ⇒ Sparta non ha alcuna intenzione di sostenere né il partito oligarchico né quello democratico; vuole solamente distruggere la tirannia di Atene ⇒ si aspetta di trovare i migliori alleati proprio tra le città soggette ad Atene, i quali dovrebbero semplicemente approfittare dell’occasione che Sparta sta loro offrendo. A chi si ribella spetteranno onore e gloria, perché saranno i primi ad abbracciare la strada della libertà (discorso volto a rassicurare e lusingare Acanto); ma, in caso contrario, con il fuoco e il ferro sul vostro paese tenterò di flettervi a viva forza (cap.87). In una simile eventualità, Brasida si sentirebbe giustificato in un duplice senso: 
− La prima concerne il lato spartano: che con tutte le vostre professioni di benevolenza, se rifiuterete di aderire all’intesa, non s’infligga un guasto a Sparta, in forza del tributo che andate versando nelle casse di Atene ⇒ Brasida sarebbe costretto a punirli per impedire ad Acanto di continuare a finanziare Atene, danneggiando Sparta. 
− La seconda riguarda il mondo greco: che la vostra ostinazione non faccia intoppo al processo di libertà in atto per tutte le genti. 

Gli stessi temi verranno ripresi nel caso della defezione di Anfipoli (capp. 102-108), Torone (capp. 110-117) e saranno proprio queste le ragioni a spingere Atene all’armistizio (cap.117) e a provocare le defezioni di Scione (cap.120) e Mende (cap.123). 
⇓ 
Acanto, vinta dalla parola affascinata di Brasida e preoccupata per il raccolto, decretò la rivolta contro Atene (cap.88). 

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.