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L’11 settembre e la NATO

Secondo Cesa, l’11 settembre, più che un terremoto è stato un fulmine = ha illuminato uno scenario che era già cambiato ⇒ l’11 settembre ha fatto capire meglio alcuni processi in atto già da qualche anno, e soprattutto la trasformazione della gerarchia del potere globale. 
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Il vero spartiacque non è l’11 settembre 2001, ma il 25 dicembre 1991, giorno in cui l’Unione Sovietica morì. 
4 sono le tappe della trasformazione dello scenario internazionale nel corso degli anni ’90: 
1. 1990-91: costruzione della Grande Coalizione (USA, Europa, Russia, Cina) contro l’Iraq. 
2. 1995 

3. 1999: campagne aeree contro la Serbia 
4. 2002: la coalizione contro il terrorismo internazionale. 

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Risultato finale di questa trasformazione è che nel 2002 il No. 1 è ancora più forte di quanto già fosse alla fine della Guerra Fredda, come dimostrato dalle guerre in Afghanistan e in Iraq. 
Durante la Guerra Fredda, la gran strategy americana consistette in una sola parola = contenimento, il cui obiettivo era quello di bloccare la potenza sovietica. 
Raggiunto questo obiettivo, gli Stati Uniti sono rimasti senza una gran strategy. George Bush sr. ha tentato di costruirne una nuova, attraverso il concetto di New World order. TUTTAVIA, non ne derivò una effettiva gran strategy: le decisioni venivano prese ad hoc, l’ordine fu restaurato nel Golfo, ma non in Serbia, … 
Nemmeno il Presidente successore, Bill Clinton, annunciò una gran strategy americana. 

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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