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La “legge del più forte” in Tucidide

Dopo quanto discusso in precedenza, è naturale domandarsi: 
Perché la sicurezza è una preoccupazione così generalizzata? 
Perché tutti gli Stati – dal più grande al più piccolo – se ne preoccupano? 
La ricerca della sicurezza da parte degli Stati descritti da Tucidide non è altro che la tipica manifestazione a livello internazionale delle leggi naturali, e in particolare di quella che è nota come la “legge del più forte”. È questo che conferisce quel carattere di “inevitabile”, di “necessario” che troviamo spesso nei maggiori snodi delle Storie, ed è questo che permette a Tucidide di adottare quella prospettiva definita realismo amorale, proprio perché non ha senso esprimere un giudizio sulle leggi naturali. 
La ricerca della sicurezza sottende l’esistenza di un timore che, in effetti, gioca un ruolo di primissimo piano nel plasmare le azioni degli uomini e degli Stati ⇒ il timore è un fenomeno universale, conosciuto da tutti, persino all’interno di un’alleanza (NB: i soggetti di Atene restano sottomessi perché hanno paura. E quelli che sono in certa misura autonomi, come Mitilene, lo sono perché fanno paura ad Atene). E questo timore è anche la molla che spinge alla ricerca di potenza. 

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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