Skip to content

La legge 150/2000 sulla comunicazione istituzionale


E’ la prima legge sulla comunicazione istituzionale (che segue le proposte del 1995-1996-1997), e conclude un decennio di rinnovamento normativo.
I comunicatori chiedevano una legge quadro sulla comunicazione al fine di:
- stabilirne l’importanza strategica come strumento 
- Individuarne gli ambiti di applicazione
- fissare alcune regole fondamentali per una gestione efficace della comunicazione
- dare una legittimazione professionale agli operatori

All’approvazione della legge 150/2000 si arriva grazie a quattro fattori principali:
- l’impegno dell’Associazione della Comunicazione Pubblica e Istituzionale e della Federazione nazionale della stampa
- la convergenza emersa a livello politico tra i due opposti schieramenti che ha consentito l’elaborazione di un testo unico facilitando il percorso della proposta di legge
- la maturità raggiunta dal contesto normativo e dal percorso di rinnovamento della PA
- la necessità di un adeguamento della normativa alla realtà

Finalità e strumenti: differenziazione tra le tre principali attività di comunicazione:
informazione verso i mezzi di comunicazione di massa -> ufficio stampa
comunicazione esterna -> Urp
comunicazione interna -> Urp
Un altro punto importante è l’entrata in scena della “comunicazione interna”, senza la quale non potrebbe esserci nessuna efficace informazione o comunicazione esterna.
Le finalità sono: attuare il diritto d’accesso, illustrare attività e servizi, favorire la semplificazione delle procedure e la modernizzazione degli apparati, promuovere l’immagine delle amministrazioni.
Si riconosce la differenza tra attività di info e di comunicazione
Le Strutture sono:
- Ufficio per le relazioni con il pubblico: i compiti sono: comunicazione esterna/interna quindi verso i cittadini ma anche verso le altre amministrazioni; verifica della qualità dei servizi attraverso l’ascolto dei cittadini e dell’adozione e promozione  di sistemi di interconnessione telematici; gestione delle reti civiche.
- Uffici stampa: attività di informazione rivolte ai media, ammessi solo giornalisti iscritti all'albo
- Portavoce: una delle novità introdotte dalla legge è la figura del portavoce; esso gestisce i rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione.
- Formazione e titoli di accesso: personale qualificato; riconoscimento di lauree e corsi di specializzazione nei futuri concorsi x il rinnovo del personale.
- Amministrazioni dello Stato: per disciplinare Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri che deve garantire la programmazione e il coordinamento delle iniziative di comunicazione a livello statale.

Il dipartimento deve predisporre annualmente un piano di comunicazione sulla base dei programmi presentati dalle amministrazioni statali, che dovrà essere approvato dal Presidente del Consiglio.
Messaggi di utilità sociale: le reti pubbliche e private non hanno più l’”obbligo”, ma, possono, trasmettere gratuitamente i messaggi di utilità sociale. Manca il feedback

Tratto da TEORIA E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA di Priscilla Cavalieri
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.