Skip to content

Pubblicità della pubblica amministrazione


Nell’ambito della vasta gamma degli strumenti comunicativi, la pubblicità rappresenta un segmento apparentemente centrale, ma sostanzialmente non determinante nell’analisi della spesa e nelle strategie dei soggetti pubblici. Vi sono alcune ragioni riscontrabili: la lacunosità e gli appesantimenti delle normative; i vincoli, voluti dal legislatore, per favorire alcune categorie di media (stampa ed emittenza locale); costo finanziario delle applicazioni; importanza di un presidio professionale interno, spesso non esistente, nell’orientamento delle iniziative; approccio non sostenuto da un’analisi dei bisogni, ma più per riconoscere budget; sovrapposizione delle ragioni della politica sulla funzione dei messaggi di pubblica utilità; difficoltà di collegare alle campagne pubblicitarie approfondimenti; assenza di una volontà politica in gradi di assicurare garanzie di bilancio per programmare in tempo utile e in modo professionale; difficoltà del mezzo di affrontare la problematica correttiva o dissuasiva degli atteggiamenti.
Inoltre la gratuità degli spazi sull’emittenza televisiva ha acuito problemi politici e ha penalizzato la formazione di presidi professionali, ampliando la circolazione dei messaggi ma indebolendo il contributo organizzativo retrostante.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

  • Autore: Mario Turco
  • Esame: Teorie e tecniche della comunicazione pubblica
  • Titolo del libro: Teoria e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo stato sovraordinato alla sussidiarietà
  • Autore del libro: Rolando
  • Editore: ETAS
  • Anno pubblicazione: 2003

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.