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Assi


I movimenti della colonna vertebrale, avvengono sui seguenti assi:
1. La rotazione attorno all’asse x avviene sull’asse trasversale, permette movimento di flesso estensione del rachide dove il centro di movimento è localizzato al centro del corpo vertebrale della vertebra sottostante, facente eccezione la C2 e C3 che scaricano direttamente su C4.
2. La rotazione attorno all’asse y avviene sul piano orizzontale, determina il movimento di rotazione vero e proprio. Il centro del movimento al livello cervicale è localizzato al centro del canale rachide, al livello toracico sul centro del corpo e al livello lombare sul processo spinoso.
3. La rotazione attorno all’asse z avviene sul piano frontale e permette i movimenti laterali, dove anteriormente si scarica al livello del corpo vertebrale, mentre posteriormente al livello dei processi spinosi.

Ma in base alle posizioni che il nostro corpo assume, la colonna vertebrale subisce delle variazioni al livello delle curve fisiologiche, per intervento dei sistemi di controllo attivi o passivi che cercano di mantenere stabile l’equilibrio posturale.

Nella postura astenica, le curve del rachide si accentuano con una iperlordosi lombare e un aumento della cifosi dorsale. L’iperlordosi lombare è dovuta principalmente per la contrazione dell’ileopsoas che costringe il bacino a eseguire una antiversione, e quindi affinchè si possa ridurre ciò è necessario ridurre la tensione del muscolo e quindi conseguenzialmente la posizione assunta dal bacino.

Nel passaggio dalla posizione eretta a quella seduta,  le curve fisiologiche si alternano in base alla presenza dell’appoggio posteriore del tronco o meno.
• Nella posizione seduta in appoggio ischiatico, dove manca l’appoggio dorsale, intervengono gli stabilizzatori attivi (sistema di controllo attivo) al fine di poter mantenere l’equilibrio della postura, principalmente con l’intervento dei muscoli del cinto scapolare e del trapezio. In questo caso per l’antiversione del bacino, si crea una accentuazione della lordosi lombare.
• Nella posizione seduta in appoggio ischio-crurale, denominata anche posizione del cocchiere, si può notare come si ha un rilassamento dell’ileopsoas dovuto dal fatto che le mani poggiando sulle ginocchia, determinano una minore tensione sul muscolo e quindi si verifica una retroversione del bacino che conseguenzialmente ne riduce l’eccesiva lordosi lombare, ma conseguenzialmente aumenta la cifosi dorsale. In questo caso intervengono gli stabilizzatori passivi per il mantenimento dell’equilibrio.
• Nella posizione seduta in appoggio ischio-sacrale, in questo caso abbiamo l’appoggio posteriore che determina un maggiore rilassamento al livello della colonna vertebrale, portandosi il bacino in retroversione e aumentando così la cifosi dorsale. Maggiore è l’inclinazione dello schienale e minore sarà l’’attivazione dei muscoli erettori.

Altra posizione da dover tenere in considerazione è quella in decubito prono, supino e laterale.

Nella posizione in decubito supino, le curve fisiologiche del rachide cambiano in base se gli arti inferiori si trovano in posizione distesa o flessa. Innanzitutto, la colonna vertebrale perde la sua funzione antigravitaria, e quando gli arti inferiori sono distesi, per il reclutamento dell’ileopsoas, si verifica una antiversione del bacino che comporta alla lordizzazione lombare e mantenimento della cifosi dorsale. Mentre in caso contrario se sono flessi, l’ileopsoas si rilassa e quindi si ha una retroversione del bacino che ne riduce conseguenzialmente l’iperlordosi lombare.

Nella posizione di decubito prono, gli arti inferiori sono obbligatoriamente tesi e per quanto descritto prima è inevitabile l’iperlordosi al livello lombare.

Mentre nella posizione in decubito laterale, si presenta una curva sinuosa, con aumento della convessità dorsale che è superiore rispetto a quella che si verifica al livello lombare.

Tratto da TEORIA TECNICA DIDATTICA ATTIVITÀ MOTORIA di Vincenzo Sorgente
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