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Interventi possibili in fase prodromica della schizofrenia


Sarebbe importante poter intervenire nella lunga fase prodromica aspecifica (insieme di segni e sintomi che precede la manifestazione clinica della malattia) nella quale i segni di un impoverimento cognitivo e di prestazioni sociali sono spesso frequenti e costituiscono uno dei pochi indicatori di una certa validità di cattiva prognosi della malattia, anche perché la loro mancanza, al contrario, sarebbe un valido indicatore di buona prognosi.
Se appare possibile una terapia farmacologica intermittente, agendo contemporaneamente su base riabilitativa, appare di estremo interesse la possibilità di un riconoscimento precoce dei prodromi della possibile ricaduta.
Un terzo elemento è quello della forte somiglianza dei sintomi prodromici con quelli della fase residuale, che potrebbero giovarsi di terapie di tipo profilattico.
La necessità di una medicazione continua per lunghissimi periodi e, forse, per sempre in molti casi, rende più necessaria ed urgente la ricerca e la sperimentazione a questo fine di nuovi farmaci, non tanto ai fini terapeutici, quanto ai fini profilattici e di mantenimento.

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