NPsicosi e psicoterapia

Psicosi e psicoterapia

Il problema centrale è la riabilitazione del paziente psicotico e come la psicologia clinica può intervenire sulla sia vita e sulla sua realtà.
Per il terapeuta gli elementi di osservazione che forniscono la valutazione della personalità sono il ciclo di vita, il sintomo e il rapporto significativo che intercorre tra questi due parametri.
Il terapeuta deve assumere e mantenere un ruolo generazionale superiore e genitoriale rispetto ai suoi pazienti; svolgere costantemente questa funzione nell’arco di una terapia implica la capacità di saper gestire l’intero gruppo terapeutico, ma prima di tutti se stesso e le proprie dinamiche interiori.
L’analisi individuale e il training di formazione non sono solo un apprendimento di tecniche per curare i malati; esse sono l’occasione per un apprendimento e una sperimentazione di tecniche appartenenti ad una teoria sul proprio vissuto personale. Il terapeuta racchiude non solo la professionalità, ma anche affettività ed emozioni; questi sono i suoi strumenti di lavoro mediante i quali agisce e produce cambiamenti nei pazienti. La relazione IO-TU è l’aspetto prioritario per il paziente psicotico.
L’assenza di sintomi non è indice di guarigione se il paziente reca con sé sofferenza e angoscia tali che non gli permettono di vivere esperienze di vita in sintonia con il proprio ciclo di vita.
La fissazione su un preciso periodo della propria vita è la spia di una staticità e un congelamento del tempo intorno ai quali va costruito e personalizzato l’intervento clinico e psicologico.
Far riappropriare il paziente della sua affettività, delle sue aspettative, in uniformità della realizzazione dei suoi bisogni più profondi, piuttosto che alla pseudo realizzazione del “falso sé”. Questo significa riappropriarsi ed essere il soggetto della propria vita.