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Il mito di Ulisse in Guido Gozzano e Costantino Kavafis

Guido Gozzano- L’ipotesi, 1907

Nell’Ipotesi, nella quale l’autore, vagheggiando una tranquilla vita di provincia, immagina di sposare la signorina Felicita, l’eroe dannunziano compare in chiave parodica, beffarda.
Il protagonista narra alla moglie la sua versione della vicenda di Ulisse (con allusione ironica al “Re di Tempeste” coniato da D’Annunzio) con “pace d’Omero e di Dante”, demitizzando entrambi gli auctores attraverso l’anacronismo e l’abbassamento tonale  l’eroe antico diventa un marito infedele che gira il mondo su uno yacht e che ritornato a casa decide di ripartire con alcuni compagni alla volta dell’America per cercare lì fortuna.

Costantino Kavafis- Itaca, 1911

In Itaca Kavafis esalta l’isola povera e nuda come simbolo della vita stessa che splende al termine di un lungo viaggio, un viaggio che l’uomo deve compiere senza fretta, imparando dai dotti che incontra e arricchendosi a poco a poco delle esperienze che fa.

Tratto da ULISSE E IL VIAGGIO di Livia Satriano
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