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I provvedimenti adottati dalle autorità austriache nel capoluogo mantovano e la nascita del Reggio Commissariato straordinario

I provvedimenti adottati dalle autorità austriache nel capoluogo mantovano e la nascita del Reggio Commissariato straordinario

L'impero sabaudo, infatti, forte delle trascorse esperienze del 1898 e della guerra di crimea, aveva adottato nuovi provvedimenti per far fronte a questa avventura.
Qualche mese prima della battaglia viene infatti scritto un documento: IL REGOLAMENTO SUL SERVIZIO SANITARIO MILITARE, che conteneva alcune disposizioni tra cui il reclutamento dei medici aggiunti. Questo regolamento – oltre all'inserimento dei medici aggiunti – prevedeva l'individuazione di un MEDICO CAPO che doveva garantire l'igiene e la profilassi, per la conservazione della salute delle truppe e per prevenire la diffusione di malattie infettive; doveva provvedere:
l    alla raccolta
l    al primo soccorso
l    allo sgombero
l    alla cura
l    al ricovero dei feriti
l    al recupero
l    al riconoscimento dei caduti
Prevedeva, inoltre, l'istituzione di alcune strutture sanitarie come le ambulanze, gli ospedali temporanei – allestiti in zone periferiche rispetto al campo di battaglia – e l'istituzione di depositi di convalescenza per feriti considerati non più gravi, capaci di ritornare a combattere nella battaglia.
Vennero rinforzate anche le STRUTTURE fisse, ossia gli ospedali divisionali e alcuni luoghi di cura civile verranno utilizzati per lo stesso scopo, grazie alla pietà della gente comune – perno attorno al quale ruota l'assistenza ai feriti della cruenta battaglia.

Tratto da UN RICORDO DI SOLFERINO, OGGI di Angela Tiano
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