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L’efficienza della concimazione

Dn:    dose distribuita
Dc:       “     assorbita dalla coltura
Dcs:     “      assorbita dalla coltura successiva
Dp:       “       dilavata
Dg:       “     persa allo stato gassoso
Dt:        “     immobilizzata stabilmente

Efa= Dc/Dn        Ifa=1-Efa     Efr= Dc+Dcs+-Ds/Dn     Ifr=1-Efr

Esempio
Dn =100 kg/he   le piante assorbono 50 (Ac)    Efa = 50/100= 0,5   suppondendo che 20 Kg/he di N sono forniti dal suolo allora 50-20/100= 0,3 = 30% efficienza se la pianta successiva assorbe bisogna tenerne conto.

L’efficienza dipende da fattori ambientali (clima, terreno, coltura)e agrotecnici (epoca, modalità, dose, frazionamento e altri concimi). La miglior efficacia è negli argillosi, ma a parità di concentrazione l’efficienza è maggiore nei sabbiosi.
Il primo anno di una coltura la pollina (47) e il liquame suino (45) hanno un’efficienza elevata mentre nei successivi anni diminuisce (12;13); il liquame bovino diminuisce da 38 a 23 mentre il letame passa da 21 a 38 negli anni successivi (effetto residuo).
La quantità di NH3 è maggiore nelle urine rispetto alle feci quindi la volatilizzazione dell’ammoniaca sarà maggiore, mentre la lisciviazione sarà inferiore nelle feci. L’efficienza , a parità di dosi, è maggiore nell’azoto minerale rispetto a quello organico perché questo è soggetto a cicli biologici, non è sempre disponibile ma diventandolo quando non serve più alla coltura.  La lisciviazione aumenta in particolare in Ottobre (32%) e Novembre (43%), quindi la perdita è maggiore., mentre da Novembre a Febbraio è vietato lo spargimento. Con l’irrigazione turnata abbiamo la maggior perdita in lisciviazione (le perdite per percolazione sono maggiori, l’efficienza diminuisce in quanto si basa a prescindere dalle esigenze della coltura rispetto a quella a domanda. L’efficienza apparente di N(40%) e il tasso di perdita per lisciviazione sono in equilibrio a 500 Kg/he N. In una situazione dove gli input sono maggiori degli output (solo urea), siamo in condizioni di impoverimento del suolo; con la combinazione urea e letame siamo in una stasi di equilibrio mentre nella soluzione dove gli output sono maggiori agli input (solo letame – letame e urea) siamo in condizioni di un rischio lisciviazione.

Tratto da USO AGRONOMICO DEI REFLUI ZOOTECNICI di Denis Squizzato
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