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Per un approccio correlazionale metodologicamente integrato


Se il paziente non valuta la qualità dei servizi in termini soddisfazione/insoddisfazione, allora anche il modo di porre le domande diviene rilevante al fine di evitare riduzioni semplificatorie che ci impediscono di cogliere le reali rappresentazioni dei soggetti.
Ciò non significa ritenere che i questionari e le metodologie quantitative in genere siano intrinsecamente inappropriati a cogliere le valutazioni dal punto di vista del paziente: quanto che la costruzione dello strumento di ricerca deve essere orientato alla rilevazione di se e come il paziente stesso valuta la propria esperienza con i servizi sanitari.
Molte difficoltà individuate nel definire un approccio adeguato alla valutazione della qualità nascono anche dalla natura multidimensionale di tale valutazione: Hall e Dornan identificano 11 dimensioni principali:
1.    qualità complessiva;
2.    umanità;
3.    competenza;
4.    risultato;
5.    strutture;
6.    continuità della cura;
7.    accesso;
8.    informazione;
9.    costo;
10.    burocrazia;
11.    attenzione ai problemi psico-sociali.
Un passo in avanti nella direzione di un approccio maggiormente inclusivo e dinamico al problema della valutazione di qualità dal punto di vista del cittadino ce lo fa fare il modello processuale elaborato da Strasser a partire dalla definizione della soddisfazione del paziente come un giudizio di valore che si traduce in una serie di atteggiamenti conseguenti alle situazioni esperite prima, durante e dopo il contatto con i servizi sanitari.
Bisogna individuare quali fattori e come influenzino il giudizio di valutazione del cittadino.
Fattori individuali: esistono poche relazioni significative dirette tra questi fattori e la qualità percepita. Siccome non è da escludere la correlazione, anche se minima, possiamo considerare questo primo gruppo di fattori come variabili antecedenti.
Fattori socio-psicologici: il ruolo di questi fattori è stato molto enfatizzato dal modello della corrispondenza alle aspettative della Linder-Pelz. Possono prendere il nome di variabili indipendenti.
Variabile interveniente (dipendente): si tratta dell'esperienza del soggetto con i servizi sanitari.
Un pluralismo metodologico fondato su di una concezione integrata e multidisciplinare della ricerca appare oggi vitale per la ricerca sui servizi sanitari.
Tre percorsi possibili per un approccio integrato:
1.    integrazione preliminare o descrittiva: le metodologie qualitative assumono qui una funzione preliminare rispetto a quelle quantitative.
2.    Integrazione supplementare o esplicativa: le metodologie qualitative vengono adottate insieme ad altri tre o più metodi.
3.    Integrazione complementare o esplorativa: la ricerca qualitativa può essere utilizzata da sola per esplorare fenomeni complessi o aree problematiche.

Tratto da VALUTARE LA QUALITÀ IN SANITÀ di Angela Tiano
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