"Europa '51" a Venezia e all'estero

A Venezia il film riceve un’accoglienza piuttosto severa, nonostante il Premio Internazionale della Giuria.
Molto criticato a sinistra (L’Avanti!, L’Unità) e bacchettato anche dalla critica cattolica: sull’Osservatore Pietro Regnoli loda la Bergman ma critica come sono presentati il sacerdote, il giudice, il medico e lo psichiatra; Cavallaro della RdC si dice deluso.
Buzzonetti sulla RdC spiega che il film cerca di trasmettere un messaggio cristiano ma non ci riesce appieno: perché condanna tutta la società contemporanea, perché Irene abbandona la sua famiglia e quindi non può essere considerata una santa, perché Irene definisce il lavoro come una condanna travisando la Bibbia, perché il film è privo di speranza.
3.9 La distribuzione nelle sale parrocchiali e all’estero
Le modifiche della versione B. risponderebbero alle pressioni del mondo cattolico, oltre che da motivazioni economiche legate alla distribuzione del film nelle sale parrocchiali: il Centro Cattolico Cinematografico infatti aveva già classificato come esclusi (E) Germania anno zero e L’amore; Francesco giullare di Dio era stato classificato P (per sale parrocchiali); Stromboli era stato classificato per adulti senza riserve (A). Europa 51 fu classificato per adulti con riserva (Ar).
Il verdetto del CCC è in parte all’origine delle modifiche delle versioni anglofone, che sono più rapide e meno esplicite nei riferimenti ideologici; il ceppo “nordamericano” subisce ancora la “sindrome di Griffith” e registra un incremento del montaggio alternato.
Le versioni internazionali sono tutte quante più spirituali e più didascaliche nell’esibizione del percorso interiore di Irene.
In Francia la Centrale Catholique du Cinéma classifica il film semplicemente per adulti. La riserva viene meno anche per la Legion of Decency americana.