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La coscienza

La coscienza


Fine ‘800 inizi ‘900 – Le ricerche erano fondate sulla introspezione.

Wundt Era un metodo legato alla consapevolezza del soggetto del lavoro psichico che stava eseguendo.

James l'introspezione avrebbe dovuto consentire di spezzare il “Flusso della Coscienza” in processi psichici distinti

Comportamentismo il metodo introspettivo non permetteva di acquisire dati oggettivi e verificabili sui processi psichici; perciò: alla dimensione soggettiva e privata dei “dati della coscienza” si preferiva la dimensione oggettiva e pubblica dei dati del comportamento manifesto: studio dell'osservabile.

Fino al 1970 la coscienza non compare più come tema nelle ricerche di psicologia. Un nuovo interesse compare con gli esperimenti sul “Cervello Diviso”

Sperry (1966) -> pazienti affetti da epilessia, non controllabile con i farmaci, venivano sottoposti ad una
operazione: veniva tagliato il corpo calloso del cervello, la struttura di connessione tra un emisfero e l'altro, per far sì che la crisi non si trasmettesse: Callosotomia o Commessurotomia. Poiché l'info elaborata dall'emisfero destro non veniva registrata nel sinistro, essendo le connessioni sezionate, SE si presentavano gli stessi oggetti all'emicampo visivo destro per essere elaborati dall'emisfero sinistro, il paziente non riconosceva gli oggetti e non era cosciente di averli già riconosciuti con l'emisfero destro.

anni '50: ricerche sul continuuum veglia, semi veglia, coma sonno profondo alla semiveglia alla veglia.
I bambini le regioni prefrontali maturano le loro connessioni con le altre regioni cerebrali non prima dei 4-5 anni. prima di questa età il bambino non ha acquisito una piena padronanza del proprio comportamento, basata sull'attenzione e sulla consapevolezza delle proprie azioni.

Un'altra area di ricerca attuale riguarda la distinzione tra processi cognitivi consci (overt) e inconsci (Covert). azioni che si verificano senza che il soggetto ne sia consapevole -> esperimento di Viggiano e Kutas. compito di identificazione di figure complete e poi non complete. ERP = potenziali collegati ad eventi. utilizzati per studiare processi cognitivi di cui il soggetto non è cosciente.
 
Coscienza come esperienza soggettiva del mondo e della mente -> Si ha coscienza quando si ha consapevolezza di sé e del mondo esterno

Coscienza (oggi)= attività psichica fondamentale e basilare, frutto dell'integrazione tra tutte le funzioni cognitive del soggetto in relazione all'ambiente esterno e al proprio mondo interno affettivo in un'attività unificante che dà ordine e significato alle esperienze quali sono i pattern cerebrali che correlano con determinate esperienze coscienti? Esperimento delle facce nella natura

L'esperienza conscia visiva necessita dell'attività sincrona della V1 e di altre aree associative, soprattutto quelle pre-frontali e quelle parietali.

In assenza della V1 o dell'influenza top-down pre-frontale e parietale si può avere un comportamento guidato dalla visione ma non l'esperienza conscia

Tratto da PSICOLOGIA GENERALE di Giulia Coltelli
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