Memoria a breve termine e memoria di lavoro

Memoria a breve termine e memoria di lavoro

Il secondo magazzino nel quale avvengono i processi di codifica -> Memoria a Breve Termine (1968) Atkinson e Shiffrin, veniva descritto come un magazzino temporaneo a capacità limitata, in grado di conservare un numero limitato di info per il tempo max di 30 secondi.

INPUT -> MS. Attenzione -> MBR (con reiterazione e possibilità di perdita di info) -> Codifica -> MLT (con recupero tramite riconoscimento e rievocazione)

I sostenitori di questo modello di MBT hanno ipotizzato l'esistenza di un sottomagazzino
"Buffer di Reiterazione" il cui funzionamento è stato derivato dall'informatica. Questo viene raffigurato come una libreria dotata di ripiani:
- la prima info viene immagazzinata occupando il primo ripiano;
- la successiva occupa a sua volta il primo ripiano spingendo la prima info sul secondo e così via.

Il numero di ripiani a disposizione varia da individuo a individuo.

Quando il numero di info supera il numero di ripiani disponibili, la prima info viene eliminata dal buffer per fare spazio alle altre.

La capacità della MBT ossia il numero di info che possono essere conservate contemporaneamente nel buffer prende il nome di Span di Memoria Numero di info che possono essere conservate nel Buffer. Solitamente compreso da 5-9 (Miller)

Il concetto di buffer di reiterazionee consente di spiegare due fenomeni particolari:

Effetto primacy = indica la tendenza a ricordare più frequentemente i primi elementi di una lista -> stanno più tempo nel buffer -> MLT
Effect recency = indica la tendenza a ricordare più frequentemente gli ultimi elementi della lista.

Nel corso degli anni il modello di Atkinson e Shriffin è stato sottoposto a verifiche e criticato anche se riconosciuto nella sua efficacia esplicativa: l'esistenza di codifiche verbali e per immagini e il conseguente impiego di codici acustici e visivi ha spinto alcuni ricercatori a ipotizzare DISTINTI MECCANISMI DI REITERAZIONE.