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Psicologi dell'Io


È una corrente di psicoanalisti, che si sono concentrati sull'Io, in parte in contrapposizione a Melanie Klein (la psicologa dell'Es).

Anna Freud

Anna Freud sviluppa:

• lo studio dei meccanismi di difesa come funzioni adattative dell'Io
• L'importanza dell'osservazione diretta dei bambini normali e delle diadi madre-bambino per una più valida teoria psicoanalitica dello sviluppo infantile
• Studio evolutivo sia della psicopatologia sia delle funzioni adattative (sviluppo normale)dell'Io per la tecnica dell'analisi di bambini, adolescenti, adulti

Le difese

Anna Freud (così come tutti gli psicologi dell'Io) sottolinea che il microscopio della situazione analitica (cioè lo studio del bambino nella situazione analitica) va sempre integrata con l'occhio nudo (cioè allo studio osservativo al di fuori della stanza d'analisi dei bambini sia normali che patologici). Anna Freud inizia questi studi perché dopo la seconda guerra mondiale molti bambini rimanevano orfani, oppure si erano dovuti separare dai padri che erano partiti per la guerra e dalla madri che dovevano lavorare (e dunque non riuscivano a prendersene cura), quindi lei apre una serie di asili nidi psicoanalitici in cui questi bambini venivano accolti --> in questi bambini osserva l'angoscia della separazione dai proprio genitori. [Inoltre Anna Freud aprirà anche una casa in campagna per quei bambini sopravvissuti all'olocausto]. In particolare si dedica allo studio e alla sistematizzazione dei meccanismi di difesa, che erano già stati accennati dal padre --> sottolinea che i meccanismi di difesa possono essere sistemi altamente adattativi, cioè non causano solo psicopatologia, ma possono essere utili nell'adattamento a situazioni ambientali. Opera poi una standardizzazione per codificare e valutare oggettivamente le difese che sono in atto nel bambino, in modo da poter fare una diagnosi (che in ambito psicodinamico vuol dire valutare il funzionamento del bambino e le aree in cui presenta delle difficoltà).

Dunque elenca le difese già esposte dal padre (cioè che regressione, rimozione, formazione reattiva, isolamento, annullamento retroattivo, proiezione, introiezione, rivolgimento contro se stessi, trasformazione nel contrario), e, grazie allo studio dei bambini e degli adolescenti aggiunge altri meccanismi di difesa. In primo luogo aggiunge due meccanismi di difesa, che non hanno a che fare con la difesa contro l'angoscia, ma contro elementi che provengono dalla realtà esterna, in particolare dagli oggetti della realtà esterna:

• Identificazione con l'aggressore: il soggetto, assume il ruolo e le caratteristiche di un altro sentito come aggressore, imitando la sua aggressione, e così quindi si trasforma da minacciato in minacciante (esempio: il pedofilo che aveva subito abusi da bambino). La trasformazione del soggetto nell'oggetto temuto, tramuta la paura in sicurezza (dà l'illusione di avere il controllo).
• Altruismo: consiste nell' arrendersi ai propri impulsi in favore degli impulsi e desideri degli altri, dal vivere attraverso un'altra persona, (es: la zitella che non ha avuto figli e che diventa governante, occupandosi dei figli degli altri come se fossero suoi).

Aggiunge anche 2 meccanismi di difesa che sono tipici dell'adolescenza:

• Ascetismo: rifiuto generalizzato di qualsiasi desiderio pulsionale --> rinuncia all'assunzione del cibo (esempio: anoressia), dal trattenersi dall'orinare o defecare per non cedere ad alcun bisogno (per dominare il proprio corpo)
• Intellettualizzazione: mentre nella latenza l'interesse del bambino è tutto rivolto al reale e concreto (nel periodo di latenza le pulsioni venivano rimosse completamente e il bambino si dedicava alla scuola), all'inizio del periodo adolescenziale (anche grazie agli ormoni) riemerge la libido sessuale, e dunque una difesa tipica dell'adolescente è la trasformazione degli interessi che divengono sempre più astratti --> rappresenta un tentativo di elaborare mentalmente il conflitto interno attraverso il pensiero. A differenza che in Piaget (in cui il passaggio dal concreto all'astratto è una conquista evolutiva per il bambino), nel pensiero psicoanalitico il passaggio dal concreto all'astratto è dovuto a meccanismi di difesa.

SI è detto che per Anna Freud le difese non operano sono nella psicopatologia, ma possono anche essere funzionali --> come si fa a distinguere una difesa funzionale da una disfunzionale?
Anna Freud fornisce dei criteri per stabilirlo:
• La difesa è funzionale se è adatta all'età --> propone una successione evolutiva dell'emergere delle difese (alcune emergono prima, altre più tardi) --> esempio: una persona che utilizza la scissione in età adulta, sta operando difese disfunzionali;
• Le difese devono essere flessibili in funzione delle situazioni (in situazioni diverse vengono utilizzate difese diverse);
• Le difese devono avere una intensità moderata (non devono modificare eccessivamente la realtà) e manca la generalizzazione delle difese;
• Le difese devono essere reversibili, cioè possono essere disattivate una volta che si è usciti dalla situazione minacciosa;
• Le difese devono essere efficaci nel controllo dell'angoscia e nel mantenere uno stato di equilibrio nel funzionamento strutturale;
• Le difese interferiscono poco con le acquisizioni dell'Io

Dunque si è detto che Anna Freud sostiene che esistono difese più o meno primitive. Portando avanti il pensiero del padre, ragiona in termini strutturali (Io, Es, Super-Io), e sostiene che le prima difese che il bambino usa sono ad esempio la regressione (esempio: nasce un fratellino e il bimbo torna a succhiare il pollice), la trasformazione nel contrario (cioè trasformare un elemento nel suo esatto contrario --> esempio: sono arrabbiata con mio padre e allora mi mostro particolarmente tenera con lui) --> tali difese si manifesterebbero solo all'inizio, quindi quando secondo Freud è presente solo l'Es --> esse si manifestano con la comparsa degli istinti o quando compaiono i primi conflitti tra pulsioni che chiedono di essere soddisfatte ed ostacoli. Quando l'Io si differenza dall'Es compare la rimozione (ha bisogno della differenziazione Io-Es, perché l'Io non potrebbe spingere degli elementi nell'inconscio se l'Io non è ancora ben differenziato dall'Es). Per quel che riguarda introiezione-proiezione, per la Klein esistono fin dall'inizio della vita (dato che secondo lei l'Io era presente fin dalla nascita), invece per Anna Freud (che segue il padre e sostiene che l'io non è presente fin dalla nascita, ma deve differenziarsi dall'Es) esse emergono in un secondo momento, e in particolare, dato che nella proiezione si proietta qualcosa da se stessi verso l'esterno e nella introiezione si introietta qualcosa dall'esterno verso se stessi, tali operazioni compaiono quando l'Io è in grado di differenziare se stesso dall'altro (l'oggetto). Per quel che riguarda la sublimazione (deviazione degli impulsi sessuali o aggressivi verso attività socialmente accettabili), essa necessita che si sia sviluppato il super-Io (dato che la sublimazione prende in considerazione i valori sociali). Quindi in sintesi Anna Freud dice che alcune difese esistono fin dalla nascita e riguardano gli impulsi (regressione e trasformazione nel contrario), altre difese riguardano la differenziazione tra Io ed Es (rimozione), altre riguardano la differenziazione Io-oggetto (proiezione introiezione), altre ancora l'esistenza del super-Io (sublimazione). Ancora oggi comunque si parla di difese primitive e di difese evolute. Più il paziente è grave e più tenderà a utilizzare difese primitive perchè i paziente gravi perdono l'esame di realtà e dunque utilizzano difese che distorcono la realtà in misura sempre maggiore.

Esempio di difesa (per capire la differenza tra una difesa nevrotica, più evoluta, e una psicotica più primitiva) --> Difesa psicotica (psicotica = molto primitiva) --> caso Freudiano in cui è presente l'esempio del diniego: Elisabeth von R., nubile 22 anni, al capezzale della sorella morta, pensò improvvisamente al cognato libero 'sposabile'. S. Freud (1924) scrive:
“questa scena fu immediatamente dimenticata [rimozione --> difesa evoluta, nevrotica], con il che prese avvio il processo … che portò ai dolori di natura isterica (la signorina ha rimosso il desiderio per il cognato e ha convertito tale desiderio inaccettabile nei sintomi isterici). È questo un caso molto istruttivo perché permette di vedere con precisione per quali vie la nevrosi tenti di liquidare il conflitto. La reazione psicotica sarebbe stata quella di rinnegare invece il fatto stesso della morte della sorella (in questo caso viene utilizzato il meccanismo di difesa della rimozione, mentre un altro modo, molto più primitivo e che avrebbe distorto molto di più la realtà, sarebbe stata la negazione nella morta stessa della sorella, una negazione psicotica)”.

Distinguiamo quindi tra meccanismi di difesa primitivi (psicotici) e meccanismi di difesa nevrotici--> meccanismi di difesa primitivi:
• Idealizzazione: affronta conflitti attribuendo qualità esageratamente positive a se stesso o agli altri
• Scissione: la persona affronta conflitti considerando se stesso e gli altri come completamente buoni o cattivi
• Proiezione: attribuire all'altro i propri impulsi, pensieri, intenzioni es., l'ossessivo diffidente, attribuzione di colpe agli altri (razzismo)

Meccanismi di difesa nevrotici (evoluti):
• Rimozione: affrontano conflitti tramite il non essere in grado di ricordare o il non essere consapevole di desideri, sentimenti, pensieri e esperienze disturbanti.
• Spostamento: affrontano conflitti indirizzando su un oggetto di solito meno minaccioso un sentimento o una risposta primitivamente indirizzati a un altro oggetto. Esempi: le fobie
• Formazione reattiva: pensieri, affetti intollerabili trasformati nell'opposto (rabbia Inglese  --> Quando gli inglesi sono arrabbiati sorridono)

Esempi di Vaillant:

• Detesto mio padre = nessuna difesa
• Mio padre mi detesta = proiezione
• Detesto il cane di mio padre = spostamento
• Detesto la modalità di condurre gli affari di mio padre = razionalizzazione
• Non capisco perché mi sento così agitato ogni volta che vedo mio padre = rimozione
• Adoro mio padre = formazione reattiva

Come anche per suo padre, per Anna Freud il funzionamento mentale a è basato su pulsioni innate che devono essere addomesticate dall'Io per consentire un inserimento nella società civile. Gli psicologi dell'Io hanno poi dato un nome alla funzione Alfa di Bion, cioè Io ausiliario --> dicono che dato che l'io si sviluppa col tempo differenziandosi dall'Es, all'inizio le funzioni dell'Io devono essere svolte dagli oggetti primari (figure genitoriali) --> quindi i genitori non solo vengono utilizzati per la formazione del Super-Io attraverso l'identificazione, ma all'inizio svolgono anche la funzione di Io ausiliario (per esempio svolge l'esame di realtà per il bambino). Successivamente tali funzioni che vengono svolte dal genitore vengono introiettate, oppure il bambino si identifica con queste funzioni, e il bambino le acquisisce a sua volta --> questo è un modo diverso di descrivere ciò che Bion aveva descritto in termini di funzioni Alfa (solo che Bion ne parla in termini astratti, mentre gli psicologi dell'Io usano la terminologia della psicoanalisi classica).

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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