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Oggetti (Interni/Esterni) e Psicopatologia (approfondimento del quarto punto)


Origine della psicopatologia: disturbi delle relazioni oggettuali dell'Io in fase di sviluppo --> Spiega perché i nevrotici "si aggrappino così tenacemente alle esperienze dolorose": in realtà si aggrappano a relazioni con oggetti cattivi. La psicopatologia è legata quindi a relazioni disturbate con altri (e non al conflitto inconscio di impulsi alla ricerca del piacere). Cosa avviene esattamente? Gli oggetti esterni in condizioni «cattive» di deprivazione (per es. madre emotivamente assente) CREANO oggetti interni, che sostituiscono gli oggetti esterni reali, deprivanti, e sono delle compensazioni, con conseguente frammentazione interna.
"La psicologia è lo studio delle relazioni dell'individuo con i suoi oggetti esterni"
La psicopatologia è lo "studio delle relazioni dell'io con i suoi oggetti interiorizzati"
 
Il modello delle fasi evolutive Di Fairbairn è moto simile a quello winnicottiano: Fairbairn postula infatti che il bambino passa da uno stadio di dipendenza infantile (per Winnicott era la dipendenza assoluta) a uno stadio di dipendenza matura (per Winnicott era la fase dell'indipendenza), così chiamata perché per Fairbairn noi siamo necessariamente orientati verso i nostri oggetti, quindi in ogni caso l'adulto sano deve dipendere da un oggetto, essere in relazione con gli oggetti, e questo in maniera reciproca. La maturità non è più data quindi dalla capacità di instaurare rapporti sessuali-genitali con la persona di sesso opposto (come in Freud) ma piuttosto dalla capacità di instaurare relazioni reciproche con gli oggetti. Tra queste due fasi si interpone una fase di transizione.

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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