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The Mann Gulch Fire, il collasso del Sensemaking

The Mann Gulch Fire, il collasso del Sensemaking



1. Incendio da 10 del mattino —> errore di valutazione;
2. Il capo in una situazione pericolosa va a mangiare. L’idea che passa al gruppo è che la situazione non è molto pericolosa. Lascia il comando al vice. È importante questo passaggio perché il vice non aveva molta leadership. Aveva avuto sino ad allora compiti di controllo. In qualche modo il gruppo non si riconosce in questo capo;
3. Per la verità non obbediscono nemmeno agli ordini del capo. Non riuscivano a capire le direttive del capo. Ad esempio quando è stato detto di buttare tutto. Il capo non dava spiegazioni e dunque non si capivano gli ordini; Il capo quando accende il fuoco di fuga non viene seguito perché nessuno capisce gli ordini, quella era l’unica via per salvarsi. A quel punto era ormai crollato il senso di fiducia che l’ordine non è stato ascoltato.
4. Navon scattava le foto;
5. …

Le alternative erano o seguire il capo senza capire il significato degli ordini, oppure proseguire senza ascoltare. A quel punti è come se gli individui fossero cittadini normali, singoli individui, che dovevano salvarsi, non erano più pompieri, ognuno pensava di testa sua. Si è sgretolato il sistema di ruoli nel gruppo. È crollato il sensemaking, ossia, riconoscersi nel capo e seguire le azioni riferite. Hanno ben in mente il sistema dei ruoli, hanno in mente la filosofia del gruppo, sono in un gruppo di persone con un obiettivi specifico. Se questo senso viene a meno, se vengono a mano i valori del gruppo, i vari passaggi del capo aumentano l’incoerenza del sistema organizzativo sino a quando il soggetto diviene un individuo singolo, si comporta individualmente senza seguire gli obiettivi prefissati e dunque muore (risultati non soddisfacenti).
Se il sistema dei ruoli non fosse venuto meno, si sarebbero salvati tutti. Se io ho un capo, lo riconosco come tale, so dove vuole arrivare, mi comporto in un certo modo. Se non mi riconosco nel mio capo, non lo seguo, mi comporto come un individuo singolo. Questo spiega l’importanza dei capi nelle organizzazioni di oggi.

Le organizzazioni non sono statiche. Sono dinamiche, che cambiano continuamente, in cui il senso dei cambiamenti è fatto e costruito dai membri stessi. Io stesso posso contribuire a creare un senso nell’organizzazione. L’organizzazione è fatta dagli individui. Un’organizzazione non può solo concentrarsi sugli aspetti hard, ma anche soft, ossia, come gli individui vivono l’esperienza organizzativa.

Tratto da ORGANIZZAZIONE AZIENDALE di Kevin Carne
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