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Molteplicità delle Prospettive



Prospettiva modernista
Si basa su un approccio positivista e modernista. La prospettiva modernista domina il dibattito organizzativo.
MAINSTREAM: Approccio dominante, la prospettiva modernista dice che esiste tutto ciò che si può misurare con i sensi. I modernisti analizzano le situazioni ed arrivano a leggi di funzionamento che possano essere applicate. Dicono alle organizzazioni cosa devono fare, come si devono comportare. Si basano sull’analisi dei dati di tipo quantitativo. La ricerca scientifica si divide in ricerca quantitativa e qualitativa. La ricerca quantitativa procede attraverso la formulazione di ipotesi. 
Gli approcci qualitativi, tipici della prospettiva simbolica, non ambiscono a spiegare la realtà in tutti i suoi dettagli. Vogliono interpretare la realtà per capire i tratti fondamentali per poi dare implicazioni teoriche piuttosto che pratiche. Non si basano su database, loro raccolgono la testimonianza di persone attraverso interviste. Cercano di capire come le persone vivono le loro esperienza, proponendo anche un modello di riferimento.
La prospettiva modernista utilizza dati scientifici provenienti da laboratori.
Per i modernisti, il ricercatore deve essere estraneo rispetto ai dati che raccoglie. Deve essere imparziale. I dati sono oggettivi che si raccolgono tramite questionari. Diverso dagli interpretativisi che invece dialogano con le persone. Per capire il punto di vista soggettivo devono mettersi nei loro panni. In questo caso il ricercatore è un attore fondamentale. Gli obiettivi di efficacia ed efficienza sono gli obiettivi tipici dei modernisti. Gli obiettivi dei ricercatori è trovare il modo di far funzionare le organizzazioni in modo efficace ed efficiente. Tutte le ricerche sono atte a questo.

Tratto da ORGANIZZAZIONE AZIENDALE di Kevin Carne
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