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Modello "like me" di Meltzoff



Meltzoff rifiuta l'idea di Wellman che siano necessari complessi processi cognitivi, e dice che la comprensione degli altri si basa fondamentalmente sull'imitazione. Fin dalla nascita i bambini osservano il comportamento degli altri e sono in grado di imitarlo, e in questo modo la conoscenza dell'altro diventa una conoscenza del bambino (ad esempio gli esperimenti di M sull'imitazione dei movimenti oro-facciali o sull'uso di un rastrello) --> trasformo la conoscenza dell'altro in mia conoscenza.
ALTRO --> SE
D'altra parte, secondo M, il bambino usa se stesso e la sua esperienza personale per comprendere gli stati mentali altrui --> esempio: quasi sempre quando piango sono triste, quindi se vedo un'altra persona piangere uso la mia esperienza personale per comprendere lo stato dell'altro, e cioè la tristezza.
SE --> ALTRO
In entrambi i casi non sono necessari complessi processi inferenziali.

Il modello di M si articola quindi in 3 fasi successive:
1) Imitazione: i bambini fin dalla nascita sanno imitare --> imitano i movimenti oro-facciali, ma anche i movimenti delle dita --> fin dalla nascita sono capaci di trasformare un percetto in una rappresentazione chiamata da Meltzoff sovra-modale, che viene trasformata in un atto motorio. Osservazione ed esecuzione sono parte di framework comune --> rimando al sistema specchio
2) Esperienza in prima persona: continuamente il bambino fa esperienza della stretta connessione fra i suoi stati mentali (desideri, emozioni, intenzioni) e il suo comportamento --> capisce che solitamente a uno stato mentale corrisponde un comportamento.
3) Sulla base dei primi due step si arriva al terzo: comprendere la mente dell'altro --> si proietta sull'altro ciò che si sperimenta su se stesso (cioè la connessione tra stati mentali e comportamento che ho sperimentato essere valido su me stesso) --> poiché ho sperimentato a lungo la connessione tra stato mentale e comportamento e so che l'altro è simile a me (dato che lo posso imitare fin dalla nascita) allora l'altro avrà stati mentali simili ai miei, che quindi sarò in grado di comprendere. Quindi quando il bambino vede un'altra persona produrre un comportamento analogo a quello da lui stesso compiuto nel passato, proietta sugli altri lo stato mentale che, regolarmente, nella sua mente si accompagna a quel comportamento.

Quindi lo sviluppo della TOM sarebbe uno sviluppo continuo che si fonda sulla capacità di imitare gli altri e di utilizzare la propria esperienza per comprendere gli stati mentali altrui.

Tratto da PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO COGNITIVO di Mariasole Genovesi
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