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Gli intermediari finanziari e i servizi a supporto delle acquisizioni aziendali

Gli aspetti economici di un’acquisizione aziendale

Le acquisizioni aziendali rappresentano una modalità attraverso la quale perseguire un obiettivo di crescita alternativa rispetto all’opzione strategica rappresentata dalla crescita per linee interne. La decisione da parte del management di una data azienda di realizzare un’acquisizione aziendale deve essere il frutto di un’accurata analisi costi-benefici, che metta a confronto i pro e i contro di entrambe le alternative, nonché il loro impatto sul valore complessivamente creato per gli investitori della medesima. Da un alto la crescita interna appare preferibile tutte le volte in cui sia importante:

• Adottare processi decisionali rapidi e semplici, riducendo al minimo i costi e i tempi di transazione;
• Evitare modifiche permanenti e strutturali della compagine azionaria;
• Mantenere il controllo sulle politiche finanziarie aziendali, in termini sia di composizione del passivo sia di equilibrio entrate-uscite monetarie.

Dall’altro lato, tuttavia, vi sono situazioni che rendono poco idonea la soluzione interna ai fini del conseguimento di un vantaggio competitivo stabile nei confronti della concorrenza. E’ questo il caso, per esempio, di quei piani strategici che prevedono:

• La penetrazione in nuove aree geografiche;
• L’ampliamento della gamma produttiva;
• La costituzione di nuovi canali distributivi;
• L’acquisizione di competenze e know-how critici.

Quando gli svantaggi della crescita per via interna appaiono predominanti sui vantaggi allora si attivano sentieri di crescita esterna e, dunque, per la realizzazione di un’operazione di M&A come l’acquisizione d’azienda.

Tratto da CORPORATE E INVESTMENT BANKING di Alessandra Depaola
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