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L’utilità e l’attuale significato della distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo


A questo punto può essere utile interrogarsi sull’attuale significato della tradizionale distinzione tra locatio operis e locatio operarum.
Ormai non si tratta più di distinguere due sottotipi nell’ambito unitario del contratto di locazione, ma di delimitare l’ambito della disciplina di due contratti la cui funzione economica e sociale è diversa e che, soprattutto, hanno una regolamentazione molto differenziata.
Il rapporto di lavoro subordinato è il presupposto per l’applicazione e, prima ancora, per l’identificazione dello statuto protettivo del lavoratore subordinato, e perciò si comprende come il lavoratore abbia interesse ad agire anche sul piano giudiziario per domandare il riconoscimento del vincolo della subordinazione, dal quale discende tutta una serie di effetti diretti e indiretti.
Si possono definire effetti diretti quelli destinati a incidere sul contenuto del rapporto e, perciò, sul regolamento contrattuale: tali le condizioni della prestazione e della remunerazione del lavoro.
Si possono definire effetti indiretti quelli destinati a incidere sui presupposti e sulle conseguenze della costituzione del rapporto di lavoro, dalla cui esistenza deriva una serie collegata ma distinta di situazioni soggettive esterne, di rilevanza previdenziale oppure di rilevanza amministrativa e perfino penale, come avviene per la sicurezza del lavoro.
Tutto questo spiega come l’identificazione della natura del rapporto venga a rivestire un ruolo di grande importanza ai fini concreti della tutela del lavoratore.

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