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I sentimenti in Tommaso d’Aquino - Summa Theologiae


“I sentimenti concorrono ad una decisione in due modi. In un primo modo possono precedere la decisione. E questo accade quando alterano il giudizio della persona, da cui dipende la caratura morale di una scelta: è più lodevole un’azione caritatevole compiuta per scelta che non una compiuta sotto l’impulso di un sentimento di misericordia. In un secondo modo possono concorrere ad una decisione quando la accompagnano, e questo secondo due ulteriori prospettive: in un caso per ridondanza, perché una intensa risoluzione della persona genera anche un trasporto emotivo. E da questo punto di vista un forte sentimento è segno di una ferma risoluzione ed indica una maggior qualità morale. In un altro caso possono accompagnarsi ad una decisione venendo scelti, quando cioè accade che l’uomo deliberatamente richiami in se stesso qualche sentimento per agire più prontamente avvalendosi di un trasporto emotivo. Ed in questo caso il sentimento si aggiunge alla bontà della scelta.”

I sentimenti non hanno un valore morale, non sono né buoni né cattivi ma sono legati a pensieri e decisioni. Le sensazioni differiscono dai sentimenti in quanto sono collegate ai cinque sensi, sono fisiche e legate al piacere e al dolore; dei sentimenti invece so dire il perché, fanno leva su una nostra rielaborazione, sono proiettati nel futuro, legati alla gioia o al dispiacere. Per Tommaso non vi è decisione non collegata con i sentimenti, non sono visti come irrazionali → l'emotività non contrasta la razionalità. Essi interferiscono nel processo decisionale in vari modi:
quando precedono la decisione, un gesto vale di più se dipende da una scelta piuttosto che mosso da un sentimento di misericordia perché sarebbe una cosa episodica, non entrerebbe nella formazione della persona;
quando accompagnano la decisione, è un segno di partecipazione intensa alla decisione, la quale entra per cambiarci;
il sentimento accompagna la decisione, per la motivazione, la nostra capacità di servirci dei sentimenti e di rievocarli entra in gioco.

Pressioni e decisioni:
Pressioni interiori / la spontaneità (Habitus);
Pressioni esterne / tentazioni;
Pressioni esterne / leggi;
Rinforzi / sentimenti;
La legge divina.

Cit 38 - Tommaso d’Aquino - Summa Theologiae
“Conseguentemente occorre considerare i principi esteriori degli atti. Il principio esteriore che inclina al male è il diavolo, delle cui tentazioni si è detto nella Prima pars (114). Invece il principio esteriore che muove al bene è Dio, che ci istruisce tramite la legge e ci soccorre con la grazia.”

Tratto da ANTROPOLOGIA APPLICATA di Chiara Trattenero
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