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Otto Karolyi – Strumenti a fiato



Negli strumenti a fiato, il suono viene prodotto dalla vibrazione di aria in un tubo. L’aria è posta in vibrazione o direttamente dal suonatore o indirettamente da un mantice (nell’organo). L’altezza del suono prodotto dipende dalla lunghezza del tubo: più è corto il tubo, più alto è il suono.
Gli strumenti a fiato sono divisi in due gruppi, legni e ottoni. La distinzione non è da attribuire tanto al materiali in cui sono fatti, ma al modo in cui producono un suono e al timbro. Tra i legni abbiamo il flauto, il clarinetto, l’oboe, ecc; tra gli ottoni il corno, la tromba, il trombone, la tuba.

Numerosi strumenti si servono di un originatore sonoro, fatto di una piccola linguetta di legno detta ancia; una sua estremità è fissata all’imboccatura dello strumento, mentre l’altra estremità vibra liberamente non appena entra l’aria nel tubo. Alcuni strumenti hanno due ance vibranti una contro l’altra: per cui si fa distinzione tra strumenti ad ancia semplice (clarinetto) e strumenti ad ancia doppia (oboe, corno inglese, fagotto).
Alcuni strumenti a fiato, detti traspositori, non solo producono suoni ad altezza diversa da quelli scritti, ma alterano anche la tonalità e, di conseguenza, la notazione della parte sul rigo. Suonando alcuni strumenti a fiato, ci si è accorti che alcuni formati danno migliori risultati sotto il punto di vista del suono e del timbro, facilitando nello stesso tempo il compito del suonatore. Ad esempio, le tonalità più comode per il clarinetto sono Sib e La.

Ad esempio, una scala di Sib maggiore affidata ad uno strumento in Sib è scritta in Do maggiore, ma suona in Sib, cioè un tono intero sotto la notazione. Ciò è utile in una composizione in cui l’armatura della chiave preveda molti diesis o bemolli. Chi suona uno strumento traspositore ha così meno accidenti nella sua parte. Come sul pianoforte la tonalità più semplice è il Do maggiore, che non ha accidenti, allo stesso modo su uno strumento traspositore la tonalità più semplice è quella in cui è stato intonato lo strumento costruendolo.
La percussione e lo scuotimento di vari materiali per originare suoni ritmati è probabilmente il sistema più antico e spontaneo di fare musica strumentale. Gli strumenti a percussione si possono dividere in due categorie: quelli che danno un suono di altezza definita (a suono determinato: timpani) e quelli che danno un suono di altezza indefinita (a suono indeterminato: gran cassa, tamburo militare, piatti, triangolo).

Tratto da LA GRAMMATICA DELLA MUSICA di Domenico Valenza
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