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Titolazione e metodologia didattica in "Passato Presente", vol. 3

Partiamo dal titolo. "Passato Presente" è già una dichiarazione di intenti molto forte rispetto alla propria idea di didattica, che poi viene esplicitata nelle pagine introduttive del volume, intitolate Rispetto del passato, attenzione per il presente: «L’attenzione al presente e ai suoi problemi è oggi una esigenza sempre più sentita nello studio della storia, perché crea le condizioni per attivare la motivazione [grassetto nel testo] dei  giovani nei confronti di eventi e fenomeni che possono apparire lontani». È chiaro qui il messaggio che, per interessare i ragazzi alla storia  - cioè per suscitare in loro una tensione positiva verso il sapere, un voler sapere - è necessario per l’enunciatore correlarla al presente. Per raggiungere questo scopo, spiega l’enunciatore, il libro comprende focus di riflessione (le "rubriche" Idee ricevute, Questioni, Passato e presente) che «mettono in relazione problemi del presente e storia» (e quindi, per parlare in termini semiotici, si incentreranno prevalentemente sulla fase narrativa della sanzione, perché vorranno insegnare qualcosa di utile per il presente a partire dal passato).
In questa premessa del libro, dedicata appunto a spiegare la metodologia didattica e l’organizzazione dei contenuti, il lettore modello coincide con l’insegnante che deve scegliere l’adozione di questo volume o che comunque lo utilizzerà. Le riflessioni sulla didattica della storia presuppongono infatti nel lettore una conoscenza e un interesse verso questa tematica. E chiaramente lo studente delle superiori non può essere un enunciatario che problematizza «la motivazione dei giovani» nei confronti dello studio!
L’introduzione al manuale continua spiegando l’organizzazione del libro in Unità di apprendimento, a loro volta composte da capitoli monografici (di approfondimento su quelli che l’enunciatore definisce «i principali nodi storici», capitoli sintetici («trattazioni più veloci […] adatte a fornire il quadro d’insieme necessario a non perdere il filo della storia») e le schede Interrogare il Passato (che comprendono le rubriche già citate di Idee ricevute, Questioni e Passato e presente). A conclusione di ogni unità di apprendimento è prevista una sezione di esercitazioni (Didattica attiva). Infine il volume presenta la sezione di approfondimento Fra storia e letteratura (utilizzabile, come suggerisce l’enunciatore pedagogo, «anche in vista dell’esame di stato»…). 
L’enunciatore, nell’organizzare i capitoli, rinuncia alla narrazione come fabula (sarebbe molto difficile del resto raccontare contemporaneamente ciò che avviene nel mondo o comunque nei paesi definiti "interessanti") e organizza il racconto storico per temi (con un criterio di selezione geografica. Ad esempio, dividendo l’Europa, dall’Italia, dal resto del mondo, etc)

Tratto da SAGGIO SUL MURO DI BERLINO di Isabella Baricchi
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