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Le strategie didattiche di Sternberg e Spear-Swerling


# Sternberg e Spear-Swerling (1997) propongono tre strategie didattiche adatte ad arrivare alle diverse intelligenze. La strategia didattica tradizionale ha le seguenti caratteristiche: si basa sulla spiegazione da parte dell’insegnante che presenta il materiale in forma di lezione tradizionale; vi è una minima interazione tra insegnante e alunni e tra alunni e alunni. Tende inoltre a favorire studenti con una mente critico-analitica.

La strategia delle domande su nozioni ha le seguenti caratteristiche: l’insegnante pone domande il cui scopo è sollecitare fatti, egli dà feedback di giusto o sbagliato e c’è una limitata sollecitazione di domande individuale, così come minima interazione tra gli studenti. Favorisce gli studenti con una mente critico-analitica. Il suo uso ha il fine di consolidare informazioni apprese da poco e di verificare le conoscenze degli studenti.

La strategia dialogica ha le seguenti caratteristiche: si basa su domande fondate sul ragionamento ed è la più adatta all’insegnamento delle abilità di pensiero. L’insegnante pone domande atte a stimolare ragionamento e discussione, causando una forte interazione tra l’insegnate, che diventa guida e gli studenti, e tra gli stessi studenti. Questa strategia tende a favorire nella stessa misura pensatori critico-analitici, creativo-sintetici, pratico-contestuali e incoraggia la discussione in classe.

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