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Fine della guerra per i farrapos

Nel giugno 1841 Pedro II, ormai sedicenne, diventa imperatore e si riaprono le trattative diplomatiche tra governo centrale e ribelli. Molti di loro, tra cui Rossetti, sarebbero favorevoli a siglare una pace, ma prevale la linea dura, poiché l'impero non intendeva concedere l'autonomia. Quindi la guerra prosegue (e in settembre Rossetti muore sotto le armi imperiali), ma la repubblica è ormai minata da lotte intestine, che costringono Gonçalves a lasciare la presidenza e il comando supremo delle forze armate. Da quel momento per i riograndesi la situazione precipita: nel 1844 le truppe di Canabarro, diventato comandante in capo, vengono sterminate. Nel febbraio del 1845 il maresciallo Luis Alves de Lima e Silva, capo della provincia di Rio Grande, convince gli ultimi ribelli ad accettare la pace, siglata il 1° marzo (accordo di Poncho Verde), con la quale i riograndesi ottengono l'amnistia e il diritto alla nomina del presidente della provincia.


Tratto da IL MITO DI GARIBALDI NEL RIO GRANDE DO SUL di Isabella Baricchi
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