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Il compito del lettore de 'La stanza di Jacob' della Woolf


Metaforicamente, La stanza di Jacob non è un piatto pronto, o un capo pret-a-porter, ma si presenta come un implicito invito ad andare oltre il racconto snocciolato dalla Woolf, per cogliere i reali significati delle allusioni a cui l’autrice ci ha abituati. Appare evidente la necessità che il lettore riordini le tessere del mosaico che l’autrice ha sapientemente mischiato, in modo tale da privare (o nascondere) il plot. Sta al lettore riannodare i fili, dare un senso ad eventi e circostanze apparentemente slegati tra loro, ma a ben vedere ognuno necessario quanto l’altro nella risoluzione della complessità dell’opera.
Così il viaggio in Grecia di Jacob è il naturale compimento di lunghe e pazienti discussioni con l’amico Bonomy sul prestigio della classicità greca e sul predominio culturale rispetto ad altre realtà. Tuttavia è compito del lettore ristabilire la cronologia e la sequenza degli eventi che hanno portato Jacob ad intraprendere il viaggio. Il quale può essere utile anche a comprendere i tratti autobiografici dell’autrice presenti nel testo.

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