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Tecniche odontostomatologiche nell’identificazione personale nella medicina legale


Le usuali metodiche di identificazione (riconoscimento visivo o dattiloscopico) risultano sovente inutilizzabili nella prassi in relazione alla mancanza di una precedente schedatura.
È nota utilità del ricorso alle tecniche di identificazione dentale, sia per la resistenza dei tessuti al calore e alla putrefazione, sia perché è ritenuto più agevole disporre di una “ mappa dentaria” rispetto ad impronte digitali schedate, poiché la maggior parte delle persone ha avuto in vita elevate probabilità di ricorrere a cure dentarie.
In più, lo stato dell’apparato ventaglio assume caratteri di spiccata specificità per ciascun individuo: se si considera che in un soggetto adulto con dentatura completa sono presenti 32 denti, ciascuno con 4-5 superfici, che ogni dente e passabile di estrazione o trattamento, si può ottenere un altissimo numero di combinazioni.
L’approccio radiologico costituisce in tale ambito la metodica di elezione.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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